Dopo aver trovato un cane investito, un ragazza lo soccorre e lo porta in una clinica per animali. Purtroppo, però, il veterinario decide di non curarlo perché era un randagio e lei non aveva i soldi
Un altro cane vittima della crudeltà umana, dell’indifferenza e del materialismo. In Grecia un veterinario si è rifiutato di curare un 4 zampe perché la persona che lo aveva portato nella clinica non aveva i soldi per pagare la parcella. Teatro della triste vicenda è Kala, una caratteristica località in riva al mare. In pieno centro, in una serata di grande affluenza per una festa cittadina, una ragazza, di cui non sono state rese note le generalità, sente un forte tonfo e i freni di un camioncino stridere sull’asfalto.
Si ferma, accorre in strada e vede un cagnolino a terra, sanguinante, con gravi difficoltà respiratorie. Forte parte una richiesta d’aiuto tra il disinteresse generale. Per fortuna lì vicino si trova una clinica veterinaria, aperta anche a quell’ora di sera. L’autista della macchina incriminata non appare interessarsi particolarmente a quanto accaduto, come se non fosse stato lui l’autore del “misfatto”. La giovane, allora, visibilmente preoccupata, prende il cucciolone in braccio e corre affannata verso l’ambulatorio.
Il medico che lo prende in carico appare quasi impreparato ad affrontare la situazione, ma prontissimo a chiedere: “Signorina lei ha i soldi per pagare le spese mediche per la cura del cane?”. La ragazza non crede alle sue orecchie, ma risponde di non averne con sé e che avrebbero affrontato l’argomento dopo che il cane fosse stato salvato. Ma il medico, se così lo possiamo definire, a quella risposta si è rifiutato di presentare qualsiasi cura e il piccolo peloso in pochi minuti è morto, tra le lacrime di colei che aveva tentato di prestargli i soccorsi.