Nella puntata di “Cani, Gatti & Co.” del 17 giugno 2017, in onda su Telecolor, Ugo Bettio, Gioia Barbaglia, Alessandra Di Lenge e Alessandro Vettorato affronteranno i temi dello sfruttamento e maltrattamento degli animali.
Nella puntata di Cani, Gatti & Co. del 17 giugno 2017, in onda su Telecolor, Canale 18 e diretta da Natalie Baronio, saranno affrontati nuovamente i temi dello sfruttamento e maltrattamento degli animali. Ospiti in studio Gioia Barbaglia e Alessandra Di Lenge dell’Associazione Le Iene Vegane, Alessandro Vettorato insegnate ed attivista indipendente e Ugo Bettio, promotore del Movimento Se nulla importa importerà, che in questo video anticipa gli argomenti che verranno dibattuti nel corso della puntata.
Gli animali sono “utilizzati” per nostro divertimento in moltissime circostanze. Non solo in quelle più eclatanti, quali possono essere circhi, corrida, etc., ma anche in situazioni spesso non prese in considerazione e vicine alle nostre periferie. Spesso vengono utilizzati per fare esibizioni in gare di corse oppure ad ostacoli e prevedono svariati animali dalle oche agli asini ai cavalli ai buoi ed ai maiali, ma anche rane insetti; insomma una sorte di arcaico retaggio del passato ormai remoto – afferma Ugo Bettio – In questo contesto non sfuggono anche gli animali acquatici rinchiusi in acquari, delfinari e parchi acquatici. Gli stessi soffrono notevolmente la cattività e le circostanze stressanti che l’uomo arreca loro.
Le condizioni in cui vivono gli animali ospitati nei delfinari e negli acquari sono lontanissime dalle loro esigenze etologiche e questi animali, sottratti al loro habitat naturale, vengono sottoposti a soprusi di ogni tipo: Rumori e luci sono tremendamente fastidiosi ed il fischietto dell’addestratore è fonte di notevole disturbo. L’udito è il primo senso del delfino e paragonato al nostro è come se un jet ci “chiamasse” decine di volte al giorno per compiere innaturali esercizi volutamente forzati con metodi di addestramento cruenti.
I parchi acquatici, presentati di solito come luoghi ameni a scopi di intrattenimento, sono in realtà terribili prigioni, dove mammiferi sensibili quali i delfini soffrono atrocemente. Talvolta queste condizioni innaturali superano ogni limite di sopportazione e vi sono addirittura delfini che arrivano a suicidarsi, smettendo volontariamente di respirare e autoprocurandosi la morte. Richiamare l’attenzione su questi argomenti è molto importante per sensibilizzare le coscienze affinché si possa porre fine al più presto ad ogni forma di sfruttamento animale.
Photo Credits: Twitter
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