Immagini shock: chiude il criceto nel microonde e posta il video sul web [VIDEO]

In Brasile una ragazza di 16 anni ha messo il suo criceto vivo nel forno a microonde e lo ha ripreso con il suo Smartphone. Dopo aver postato in rete l’agghiacciante video, è stata denunciata alle autorità che le hanno sequestrato l’animale.

Moltissimi teenagers, pur di avere notorietà sul web sono disposti a compiere i gesti più folli, mettendo a repentaglio anche la vita dei propri animali domestici, come il caso di una ragazzina brasiliana di 16 anni che ha postato su Internet un video scioccante in cui si vede il suo criceto chiuso dentro ad un forno a microonde in azione. Nelle terribili immagini diffuse in rete si vede il criceto che si muove nervosamente mentre il forno è in azione. Il video cruento è diventato subito oggetto di indignazione e di polemiche e, nonostante la ragazza abbia tentato di sfuggire alle sue responsabilità rimuovendo il suo account social, è stata denunciata alle autorità locali. Fortunatamente il criceto non ha subito alcun danno fisico e, dopo essere stato sequestrato, è portato da un veterinario.

Immagini shock: chiude il criceto nel microonde e posta il video sul web [VIDEO]

È solo un miracolo che il criceto sia ancora vivo, poiché questi elettrodomestici diffondono onde elettromagnetiche molto potenti in grado di riscaldare i liquidi in pochi secondi e, in questo caso il sangue dell’animale ha rischiato di andare in ebollizione. Il padre della ragazza ha porto le sue scuse dichiarando: Mia figlia è stata già punita per la cattiva azione che ha commesso. L’animale sta bene e tutta la nostra famiglia si scusa. In questa casa siamo tutti amanti degli animali e non permetteremo che una cosa del genere si ripeta. Ci scusiamo nuovamente per quanto accaduto. Purtroppo non è la prima volta che un criceto subisce questo genere di crudeltà. Già nel 2010 in Inghilterra un ragazzo fu chiamato in giudizio dopo aver cotto vivo il suo criceto in un microonde, costringendo i veterinari a sopprimerlo per porre fine alle sue atroci sofferenze.

Photo Credits: Facebook

Impostazioni privacy