Un cane guida è stato violentemente aggredito da un pitbull a Rimini. L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ha ribadito l’importanza di tenere i propri cani al guinzaglio.
Rimini torna nel mirino delle attenzioni mediatiche, ancora una volta per un episodio che riguarda un cane guida, una Labrador di nome Mia, che è stata aggredita da un pitbull. La cagnetta al momento dell’aggressione era in compagnia della sua proprietaria, una dipendente del Comune di Rimini, che stava andando al lavoro. L’aggressione è stata piuttosto violenta e la cagnolina ha riportato gravi ferite. Per placare il cane è intervenuto un passante, che fortunatamente è riuscito ad allontanare il cane e ad evitare il peggio. L’episodio riporta l’attenzione sull’importanza di tenere i propri cani sempre al guinzaglio, proprio per evitare reazioni inaspettate e imprevedibili.
L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) ha commentato l’episodio affermando: Speriamo che dopo questo evento il proprietario di ogni cane abbia come priorità quella di prestare la massima attenzione a non ostacolare il passo pieno di dignitosa fierezza di coloro per i quali il cane non è un vanto o un capriccio o un trofeo, ma un meraviglioso aiuto che restituisce uno spazio di libertà.
Le conseguenze che emergono da questo tremendo episodio sono una donna cieca ed il suo cane gravemente segnate nel corpo e nella fiducia – ha dichiarato un portavoce dell’UICU – Mia ha riportato varie ferite, tra cui una ad un orecchio a cui potrebbe dover essere operata, oltre che paura, manifestazioni di ansia e l’incertezza nella futura capacità di essere guida serena per la compagna di cammino che non dimenticherà facilmente: udire il proprio cane guaire e toccarlo trovandolo insanguinato, sentire il ringhio dell’altro e non poter fare nulla, non vedere nulla, sono momenti di autentico terrore.
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