Sono tantissimi gli animali utilizzati per lavoro che ogni anno perdono la vita nello svolgimento delle loro mansioni, dagli animali da traino ai cani da soccorso e antidroga. Il 2 maggio è la giornata dedicata alla loro memoria.
Si parla spesso delle cosiddette “morti bianche”, ossia delle morti che avvengono sul lavoro, spesso in conseguenza di incidenti, dette tali proprio perché l’uso dell’aggettivo “bianco” allude all’assenza di una mano direttamente responsabile dell’incidente. Pochi immaginano tuttavia che questo triste fenomeno riguardi anche gli animali utilizzati per scopi di lavoro. Sono tantissimi gli animali morti sul lavoro, come ricorda l’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente presieduta da Lorenzo Croce: Dai cani pastore fino ai cavalli da tiro sono circa 4.000 ogni anno gli animali da lavoro che in Italia muoiono o direttamente nello svolgere delle loro mansioni oppure per patologie e cause conseguenti. A loro si devono unire i circa 200 cani poliziotto, anti sminamento, anti rapina, anti stupefacenti che ogni anno ci lasciano dopo una vita a servizio della patria e degli uomini.
Vanno inoltre ricordati i cani da soccorso, che in occasione di calamità naturali lavorano instancabilmente affiancando i soccorritori in tutte le operazioni di ricerca e recupero dei superstiti. È al loro operato che si deve il salvataggio di molte vite e spesso questi cani eroi non risparmiano la loro stessa vita pur di salvare quella degli umani. È proprio per ricordare tali vittime del lavoro che il 2 maggio è stata istituita una giornata in loro memoria. L’AIDAA ha voluto ricordarle con l’operazione “Io c’ero accanto a te”, che lancia l’iniziativa di accendere in questa data un cero in ricordo di tutti gli animali che hanno dato la vita lavorando. Una giornata importante, per non dimenticare e come atto di gratitudine dovuto ai quattro zampe che lavorano per l’uomo.
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