L’attrice e showgirl Pamela Anderson ha sempre avuto un cuore animalista e di recente si è battuta contro lo sfruttamento degli animali a scopo di intrattenimento.
Pamela Anderson, oltre ad essere un’icona del piccolo e grande schermo e della moda, è un’animalista convinta. Di recente, la modella e attrice di origini canadesi è stata ospite al noto talk show francese Touche pas à mon postel che spesso utilizza animali per divertire il pubblico e ha voluto lanciare un messaggio di sensibilizzazione. La Anderson in questa occasione ha tenuto a precisare al pubblico che le condizioni erano completamente inadeguate e che le luci, l’ambiente estraneo e i forti rumori potevano essere causa di forte stress per gli animali presenti in studio e ha invitato il conduttore Cyril Hanouna ad abolire il ricorso a questo tipo di intrattenimento.
Il discorso di Pamela Anderson, che ha ricevuto un grande sostegno da parte del pubblico, segue il fil rouge di una delle ultime campagne della PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) che ha fatto luce sulle condizioni critiche in cui vivono gli animali trasportati sui set cinematografici. Oltre alla questione degli animali stressati negli studi televisivi, la Anderson è intervenuta personalmente anche riguardo un’altra causa animalista, ossia lo sfruttamento degli animali da circo.
Dopo la recente chiusura del circo Ringling Bros and Barnum & Bailey, l’ex bagnina di Baywatch ha chiesto pubblicamente al Primo Ministro Taoiseach Enda Kenny di far diventare questo divieto una legge nazionale, dichiarando: Le prove dimostrano che gli animali nei circhi alla lunga soffrono di problemi psicologici e fisici come conseguenza dell’essere tenuti in condizioni non adatte alle loro esigenze etologiche. Regolarmente costretti a performance innaturali e ad azioni bizzarre, vengono privati dello spazio, del clima e delle interazioni sociali di cui le creature selvatiche necessitano.
Non è la prima volta che l’attrice si schiera in difesa degli animali e ha sostenuto numerose campagne contro la caccia alle balene. Qualche anno fa è stata scelta dall’organizzazione no–profit Sea Sheperd come testimonial dell’iniziativa Operation Zero Tolerance Antarctic Whale Defense in cui posò con una muta nera a bordo della nave ribattezzata “Brigitte Bardot“. Per il suo operato a favore dei diritti animali nel 2016 le è stato conferito il titolo di Persona dell’Anno della PETA.
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