La scrittrice italiana animalista naturalizzata keniota Kuki Gallmann è stata ferita a colpi di arma da fuoco nel suo ranch in Africa, presumibilmente da un gruppo di pastori che hanno invaso la tenuta in cerca di pascoli per salvare i loro animali dalla siccità.
Una notizia che lascia senza fiato, inaspettata come i gli spari che sono stati esplosi contro di lei nel suo ranch a Laikipia, a 300 chilometri da Nairobi. Kuki Gallmann, scrittrice naturalista da sempre impegnata sul fronte animalista, è stata ferita con diversi colpi d’arma da fuoco e ora lotta tra la vita e la morte. Si è trattato probabilmente di un agguato, i cui autori si ipotizza siano dei pastori della comunità di Pokot che già in passato avevano fatto intrusione nella sua tenuta. La Gallmann stava pattugliando il ranch con il suo autista. Scesa dall’auto a causa di un albero al centro della strada, è stata raggiunta da numerosi proiettili allo stomaco. Trasportata in elicottero a Nanyuki e poi trasferita all’Ospedale di Nairobi, versa in condizioni molto critiche.
La famiglia della scrittrice aveva acquistano il ranch Ol Ari Nyiro negli anni ’70 nel parco Laikipia Nature Conservancy e nei 400 km quadri della sua proprietà sono sempre stati ospitati moltissimi animali, tra cui rinoceronti, elefanti e bufali. Una vita non semplice la sua, segnata da molte tragedie, quali la morte del marito e del figlio, ma, grazie alla sua forte tempra, non si è mai arresa e ha continuato a portare avanti nel tempo i suoi progetti e il suo grande impegno a favore degli animali. La sua grande battaglia animalista si è concentrata soprattutto contro il bracconaggio: Il mondo deve sapere cosa vuol dire salvare gli elefanti e comincia a farlo. Tranne l’Italia, sembra che nessuno si renda conto della gravità della situazione. Il commercio di avorio sta portando all’estinzione di una specie, il compito di tutti è dare eco a un allarme che non va sottovalutato – aveva dichiarato in un’intervista.
La donna era nel mirino già da tempo e infatti, insieme alla figlia, aveva già denunciato: Ci hanno già bruciato un edificio. Adesso ci minacciano con colpi di fucile. Li abbiamo sentiti verso sera, erano colpi di Ak-47. Per questi attacchi il governo kenyota le aveva offerto la protezione di 15 soldati, ma questo non è stato sufficiente a impedire che le sparassero. Soprannominata la “Karen Blixen italiana” Kuki Gallmann è autrice di numerosi testi, tra cui il romanzo Sognavo l’Africa, da cui è stato tratto il film Sognando l’Africa, con Kim Basinger. Ha inoltre istituito la Gallmann Memorial Foundation, attraverso cui ha dato un grande supporto alle comunità locali con diverse iniziative tra le quali una Maternity Clinic, una sala operatoria gestita da chirurghi volontari nella quale sono stati effettuati più di 2.000 interventi. Tutto il mondo spera e prega che possa farcela e tornare alla sua missione più forte di prima.
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