A Carugate, in provincia di Milano, un cane è morto dopo essersi gravemente ustionato in varie parti del corpo. Il suo proprietario è stato denunciato dall’ENPA per maltrattamento di animali per averlo lasciato agonizzante in giardino senza soccorrerlo.
Una storia di puro orrore si è consumata a Carugate, in provincia di Milano, dove un cane di quattordici anni si è ustionato a causa di un fuoco acceso nella villetta in cui viveva. A contatto con le fiamme, il cane ha riportato delle gravi ustioni, ma non è stato soccorso dal suo proprietario, che lo ha lasciato per giorni ferito e agonizzante in giardino. L’unica persona che ha chiamato i soccorsi è stata una donna residente nelle vicinanze, ma purtroppo le sue richieste di aiuto non sono state prese in considerazione dalla polizia locale e soltanto dopo quattro giorni di atroce sofferenza sono intervenuti i Carabinieri e le Guardie Zoofile dell’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) che hanno solo potuto constatare le condizioni ormai troppo estreme in cui versava il cane, il cui corpo è stato letteralmente dilaniato dalle larve.
Al nostro arrivo nell’abitazione abbiamo assistito ad una scena raccapricciante, che in quasi 40 anni di servizio volontario mi è capitato di vedere ben poche volte – racconta Ermanno Giudici, Capo Nucleo delle Guardie Zoofile dell’ENPA – Il cane era disteso in decubito laterale in una pozza di sangue, ricoperto di larve di mosca carnaria che lo stavano letteralmente divorando, attratte dall’odore pungente della putrefazione. Il quattro zampe è stato portato di corsa alla Clinica Veterinaria dell’ENPA ma i veterinari non hanno potuto fare altro che sopprimerlo, per porre fine alle sue atroci sofferenze.
Un epilogo terribile per una vicenda che lascia un grande mistero sul perché l’uomo volutamente non abbia chiamato i soccorsi e sul perché la polizia locale non sia intervenuta sul posto. In una nota rilasciata dall’ENPA si legge: Il proprietario del dalmata è stato denunciato penalmente per violazione dell’articolo 544 del Codice Penale per maltrattamento aggravato di animali. Alla Procura di Monza sono state altresì evidenziate le anomalie operative che non hanno consentito di risolvere la situazione prima dell’intervento delle Guardie Zoofile ENPA. Le indagini dovranno inoltre individuare eventuali altre responsabilità che hanno purtroppo causato giorni di grave sofferenza all’animale, che avrebbe probabilmente potuto essere salvato con un intervento tempestivo.
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