Il Presidente di AIDAA Lorenzo Croce ha lanciato un appello alla pornodiva Malena la Pugliese per invitarla a prendere parte a una campagna contro la zooerastia.
La zooerastia, ossia la pratica di fare sesso con gli animali, è purtroppo un fenomeno tristemente diffuso che desta molte preoccupazioni nel mondo animalista, in quanto si configura come un reato di sfruttamento e maltrattamento di animali. Si tratta di una questione dibattuta da anni a livello mondiale. Una delle prime istanze a livello internazionale finalizzata a vietare il sesso con gli animali è partita dalla Germania, paese in cui nel 1969 era stato legalizzato il paragrafo 175. Fino ad allora i rapporti con animali erano punibili solo “nel caso l’animale restasse ferito o morisse”, senza minimamente considerare il fatto che si trattasse di un abuso su esseri viventi che in nessun modo avrebbe potuto essere consenzienti.
Una delle prime petizioni contro questo genere di abusi partì da una veterinaria tedesca presso la cui clinica fu portato un cagnolino gravemente ferito nelle parti basse. La dottoressa lo curò senza rendersi conto inizialmente che l’animale fosse stato vittima di abusi. Solo ad un secondo controllo si accorse dei gravi maltrattamenti subiti dall’animale a scopo sessuale e fece partire una denuncia, alla quale seguirono, petizioni e raccolta di materiale foto e video, finché lo Stato non decise di intervenire e di abolire le “case chiuse” con animali. L’esempio della Germania è stato seguito anche dalla Danimarca e dalla Svezia, paese in cui da anni erano diffuse le strutture che offrivano “servizi sessuali alternativi” con animali. Vi sono altri Paesi, come l’Ungheria e la Finlandia che non vietano esplicitamente tali pratiche sessuali, ma proibiscono la vendita di materiale pornografico che mostri scene di zooerastia.
Il confine tra legalità e divieto è molto labile in diversi Paesi extraeuropei, mentre, restando in Europa, in Italia, Spagna, Francia e Belgio, avere rapporti sessuali con gli animali è vietato e la legislazione è molto rigida soprattutto nel Regno Unito, in Svizzera, in Norvegia e nei Paesi Bassi. In Italia questo tipo di atti rientra nel novero del reato di “maltrattamenti su animali”, punibile ai sensi dell’articolo 544-ter del codice penale; tuttavia sono molteplici i casi di abuso sessuale su animali, soprattutto nel Nord Italia. Più volte l’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) ha segnalato e denunciato episodi di zooerastia e, al fine di veicolare un segnale molto forte, ha lanciato un appello alla pornodiva Malena la Pugliese, nota per la sua partecipazione all’ultima edizione dell’Isola dei Famosi.
Da diversi anni noi chiediamo alle attrici del sesso di farci da testimonial nella campagna di denuncia contro il sesso con animali – ha affermato Lorenzo Croce, Presidente dell’AIDAA – in rete ci sono 3 milioni di video di sesso con animali e quest’anno chiediamo a Malena di farci da testimonial per una campagna contro il sesso con animali e per l’abolizione dei video di sesso con animali. Un orrore spesso a portata di clic anche dei bambini. In passato il presidente di AIDAA aveva denunciato personaggi trash come Andrea Diprè per aver postato video di sesso con animali della pornostar Moana Conti. In attesa di conoscere la risposta di Malena alla proposta di diventare testimonial di tale campagna, si spera che si risvegli a livello nazionale una coscienza e una sensibilità verso il mondo animale in generale, affinché via sia rispetto per ogni forma di vita.
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