La scatola rimane 7 giorni all’aeroporto: la aprono e non credono ai loro occhi

Una scatola di legno forata di circa 40 centimetri di altezza è rimasta chiusa all’aeroporto di Beirut, in Libano, per ben 7 giorni. Nessuno la reclamava e nessuno l’ha aperta. Poi l’incredibile scoperta

Sembra impossibile. Eppure è accaduto davvero. Una scatola di legno forata di circa 40 centimetri di altezza è rimasta chiusa all’aeroporto di Beirut, in Libano, per ben 7 giorni. Nessuno la reclamava e nessuno l’ha aperta. Poi, a un certo punto, anche a causa del cattivo odore che iniziava a emanare, un operatore ha deciso di aprirla. E quello che ci ha trovato è davvero incredibile. Stiamo parlando i 3 cuccioli di tigre siberiana, specie in via di estinzione.

Gli animali, sebbene non avessero mangiato da giorni erano ancora vivi, anche se letteralmente coperti di urina e feci, infestate da centinaia di vermi. I piccoli erano disidratati, affamati e debolissimi, tanto da non riuscire nemmeno a mettersi in piedi. “Niente indicava che in quella scatola erano contenuti tigri o, perlomeno, animali vivi – hanno detto poi i soccorritori di Animals Libano – e non c’erano indicazioni di alcun genere”.

A quanto pare, i cucciolotti erano in viaggio dallo zoo di Nikolaev in Ucraina per la Samer al-Husainawi Zoo a Damasco, in Siria, ma sono rimasti bloccati a Beirut e nessuno li ha reclamati. Poiché probabilmente sarebbero morti se trasferiti di nuovo, le autorità li hanno momentaneamente affidati ad Animals Libano e, molto probabilmente, una volta ristabiliti andranno a vivere in un santuario per tigri e non in uno squallido zoo. “Dal 2012 la madre ha dato alla luce almeno 12 cuccioli – ha detto Jason Mier, direttore di AL a The Dodo – Gli altri 9 sono stati tutti venduti ad acquirenti privati”.

I piccoli ormai sono tutti fuori pericolo, sono stati vaccinati e chippati, cosa che già avrebbe dovuto verificarsi prima di iniziare il viaggio ufficiale dall’Ucraina. Ma è evidente che di ufficiale questo viaggio non aveva niente…


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