Clonare il proprio cane sta diventando sempre più il sogno di molti amanti degli animali. L’unica azienda al mondo autorizzata a farlo è la Sooam Biotech Foundation con sede a Seoul, con fatturati da capogiro.
La clonazione degli animali sta diventando una pratica sempre più diffusa in varie parti del mondo. In partenza lo scopo principale degli scienziati che lanciarono questa iniziativa era quello di moltiplicare tutte le specie in via di estinzione. Col tempo però questa possibilità ha incominciato ad incuriosire tutti coloro che amano gli animali domestici a tal punto da non riuscire a separarsene neanche dopo la morte. Per questo motivo la clonazione inizialmente destinata solo all’ambito scientifico si sta tramutando lentamente in un vero e proprio business.
Ma come avviene la clonazione? Il DNA viene prelevato dal corpo dell’animale per poi essere inserito all’interno di una nuova cellula, chiamata dai ricercatori della Sooam Biotech Foundation “black cell”. Sono le black cell, cellule nere estratte dalla madre che presterà l’utero. Le puliamo del loro DNA originario trasformandole così in pagine vuote su cui scrivere una nuova vita – racconta il biologo Woo Suk – Depositiamo la cellula che abbiamo creato nelle ovaie di un cane che farà da madre. Non importa la sua razza. Ciò che nascerà sarà comunque il cane che vogliamo.
Con questa stessa tecnica è stata sdoppiata anche Shannon, la cagnolina della celebre stilista Diane Von Furstenberg. Il DNA della Jack Russell Terrier è stato inserito in due embrioni di altre due cagnoline che hanno dato alla luce Deena ed Evita. La stilista ha preferito clonare la sua cagnolina piuttosto che farla accoppiare, in modo che i due cuccioli assumessero non solo le sembianze della sua cagnetta ma anche tutti i suoi aspetti caratteriali.
Non esiste un limite alla clonazione, infatti, la polizia coreana ha duplicato ben centocinquanta volte un cane eroe di nome Quinn che salvò una bambina scomparsa. Questo tema tuttavia è molto delicato ed è motivo di un controverso dibattito tra gli animalisti. Qualche anno fa l’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) definì questo trend come un “abuso su animali”. Non bastava l’orribile legge sulla vivisezione – queste le parole del Presidente dell’AIDAA, Lorenzo Croce – ora puntano alla clonazione degli animali anche vivi a scopo alimentare. Siamo alla bottega degli orrori. Invitiamo tutti gli animalisti e le associazioni a far fronte comune per bloccare da subito questo orrore. Nonostante le numerose opposizioni però questo trend si sta diffondendo sempre di più, creando un divario sempre più profondo tra chi appoggia tale pratica e chi la considera disumana e antietica.
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