Al canile di via Tiro a Segno a Palermo, è iniziato il trasferimento degli animali tra denunce, ispezioni e atti vandalici. Ma esattamente cosa sta succedendo?
Non c’è pace per i cani siciliani. Infatti, a Palermo sono scoppiate le proteste per l’annosa vicenda del canile municipale di via Tiro a Segno. La struttura, fatiscente da diverso tempo, deve essere ammodernata e sono iniziate le operazioni di trasferimento dei 90 animali ospiti. Ma dove andranno? Ecco, è proprio questo uno dei punti cardine della questione. Si parla dell’ex Mattatoio e che si siano già altri rifugi gestiti da organizzazioni, anche fuori il capoluogo siciliano, pronte ad accoglierli. Ma la situazione non è affatto chiara. Le associazioni animaliste, infatti, sono sul piede di guerra e in seguito ad alcune loro denunce i Nas hanno effettuato un’ispezione, mentre la Digos sta indagando su presunti maltrattamenti.
Intanto, si stanno svolgendo dei sit in di protesta davanti al canile: “Noi da qui non ci muoviamo – ha dichiarato Nicola Alessandro, volontario dell’Enpa (Ente nazionale protezioni animali) – Abbiamo bisogno di aiuto e non molliamo”. Dal comune arrivano rassicurazioni in merito all’intera operazione, che si starebbe svolgendo nel pieno rispetto delle regole e della sicurezza degli animali: “Abbiamo come punto di riferimento il benessere degli animali – scrivono da Palazzo delle Aquile – a partire dall’ampliamento medio, rispetto alla situazione attuale, di almeno un metro quadro di spazio disponibile in gabbia per ogni cane, oltre le aree per lo sgambamento”. E ha aggiunto il sindaco Leoluca Orlando: “Dopo anni di difficoltà che hanno visto gli animali ospitati in una struttura che presentava gravi carenze, riusciamo a dare avvio ad importanti lavori, che uniti alla programmazione di un nuovo canile intercomunale permetteranno di dotare la città di una struttura idonea alla salute e al benessere degli animali, come alle esigenze sanitarie del territorio“.
Insorgono le opposizioni, che parlano di vicenda vergognosa e di mancato confronto tra le parti per una non volontà da parte dell’amministrazione comunale. Ed è notizia dell’ultima ora il danneggiamento di alcune vetture del Comune atte al trasporto degli animali. Un fatto grave che per il primo cittadino conferma la “natura criminale di chi in questi mesi ha speculato sugli animali ospitati al canile municipale e sul lavoro e la buona fede di tanti volontari che hanno accudito gli animali. Con la pianificazione dei lavori di ristrutturazione del canile e l’interruzione dei trasferimenti di denaro alle associazioni private (oltre 920mila euro) abbiamo rotto un sistema criminale che a tutto è interessato fuorché al benessere dei cani”. Ovviamente, le principali associazioni Intanto, alcune associazioni si dissociano da quanto accaduto, parlando di “atti di qualche facinoroso”. In attesa di ulteriori sviluppi, una domanda: quale futuro attende questi poveri animali?
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