Giulia Calcaterra: AIDAA, integrazione dossier con le prove che il suo cane non è morto per cause naturali

L’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente), in merito alla vicenda della morte del cane di Giulia Calcaterra, presenterà ai Carabinieri un’integrazione del dossier contenente nuovi elementi che confermerebbero l’ipotesi che il cane non sia morto di cause naturali. Il Rottweiler, secondo quanto dichiarato dalla Calcaterra all’epoca del decesso, ossia cinque anni fa, era morto per una torsione gastrica, ma, secondo l’AIDAA, le cose non sono andate così. Ecco le nuove dichiarazioni di Lorenzo Croce, Presidente dell’Associazione, che da settimane chiede che sia fatta finalmente luce su quanto realmente accaduto.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Oggi presenteremo ai carabinieri un’integrazione del dossier relativo alla morte del cane di Giulia Calcaterra, un’integrazione che crediamo metta definitivamente la parola fine a questa vicenda, per la quale non ci resta che rimanere in attesa di giustizia. Due sono i fatti nuovi accertati rispetto a quanto stabilito nei giorni scorsi. Ma andiamo con ordine, innanzitutto siamo in possesso di una dichiarazione da cui emerge che quel cane era stato dato in adozione dalla famiglia della ex velina, ma che poi lo stesso cane è stato restituito alla famiglia in quanto mordace, ma pochi giorni dopo ̶ e qui sta il fulcro della situazione ̶ il cane avrebbe tentato di aggredire due volte il fratellino della Calcaterra, da qui la decisione di sopprimere il cane e di mettere su la messa in scena. Non vado oltre per rispetto del ragazzo, che all’epoca dei fatti era minorenne, posso solo dire che dopo queste prove, unite alla ricostruzione del viaggio da Cerano all’ambulatorio del veterinario che si trova a Lainate, siamo certi che la questione troverà finalmente il suo definitivo sbocco giudiziario che dal nostro punto di vista deve portare alla condanna di Giulia Calcaterra per i reati di cui all’articolo 544 bis del codice penale.

LORENZO CROCE

Giulia Calcaterra: l’AIDAA presenterà un’integrazione al dossier con le prove che il suo cane non è morto per cause naturali

Photo Credits: Facebook/Twitter

Impostazioni privacy