Obi%3A+il+pappagallo+che+ha+aiutato+la+scienza
velvetpetsit
/2017/03/18/il-pappagallo-che-ha-aiutato-la-scienza/amp/
Categories: News

Obi: il pappagallo che ha aiutato la scienza

Un gruppo di scienziati dell’Università di Stanford ha analizzato più da vicino l’aerodinamica degli uccelli grazie a un pappagallino di nome Obi-Wan Kenobi, sottoposto a degli esperimenti che si sono rivelati fondamentali per la scienza.

Il suo nome è Obi-Wan Kenobi e non è il personaggio della saga fantascientifica Guerre stellari ma un pappagallino del Pacifico (Forpus coelestis) che ha dato un grosso aiuto al mondo della scienza per scoprire più approfonditamente i meccanismi dell’aerodinamica degli uccelli. Due ingegneri meccanici dell’Università di Stanford, in California, hanno addestrato Obi a volare attraverso un fascio laser direzionato verso una sorta di nube di particelle microscopiche. Il volo del pappagallino è stato ripreso da telecamere particolari che sono riuscite a captare i vortici d’aria generati dal movimento delle ali del volatile.

Il piccolo Obi ha dovuto fare più di un volo durante la ricerca e, per non causare alcun danno ai suoi occhi con il fascio laser, sono stati realizzati degli occhiali protettivi su misura, sorretti da una montatura stampata in 3D e da un nastro adesivo. Attraverso questo studio, oltre ad aver avuto la possibilità di analizzare dettagliatamente l’aerodinamica del volo di Obi, i ricercatori hanno fatto anche una scoperta sorprendente.

Mentre i primi modelli aerodinamici testati in passato durante il volo tracciavano una scia abbastanza permanente nel tempo, (simile a quella prodotta dagli aerei) quella del pappagallino Obi svaniva dopo circa tre battiti di ali. I risultati di quest’esperimento si sono rivelati fondamentali per il mondo della scienza e soprattutto per l’ingegneria, poiché è da questo studio e dai relativi approfondimenti sui modelli aerodinamici che vengono progettati i droni e gli aerei del futuro.

Da sempre il mondo dell’aviazione si è ispirato al volo degli uccelli. Basti citare il grande Leonardo da Vinci, che intorno al 1490 realizzò il suo ornitottero e dopo di lui Gustave Trouvé che, con la sua genialità, costruì una macchina volante dall’aspetto di un uccello in scala gigante. Ancora oggi lo studio degli uccelli si rivela fondamentale per l’evoluzione dell’ingegneria e studi come quello svolto dall’Università di Stanford possono davvero essere una garanzia per le progettazioni future.

Photo Credits: Twitter

Redazione

Recent Posts

Cosa significa il nastro giallo sul collare dei cani: attenzione a questi simboli

Il movimento del nastro giallo: mettere sul collare del cane questo colore trasmette un messaggio…

2 mesi ago

Bonus 2024 per cani, gatti e animali domestici: requisiti e quanto ti spetta

Bonus animali domestici: una novità importante iniziata nel 2024 che consente di risparmiare qualcosina per…

2 mesi ago

Perché gli squali si allontanano dalla barriera corallina: perché succede (e dove li vedremo nei prossimi anni)

Gli squali vanno via e cambiano "casa" le conseguenze del cambiamento climatico sulle barriere coralline…

2 mesi ago

Zanzare da cosa sono attratte? Non solo CO2, la nuova scoperta che cambia tutto

Da cosa sono attratte le zanzare e perché pungono proprio noi? No, non è la…

2 mesi ago

Isole Fær Øer continua il massacro dei globicefali tra le proteste di mezzo mondo

Le Isole Fær Øer sono diventate un campo di battaglia per i cetacei: inutili le…

2 mesi ago

Gli animali possono contare e parlare? Il nuovo studio: su cavalli, elefanti e scimpanzé

Animali contano e parlano: la storia di Hans il cavallo matematico e il nuovo studio…

2 mesi ago