Su Raidue, ha preso il via il nuovo programma di Giulia Innocenzi, “Animali come noi”. E dopo la messa in onda della prima puntata è partita un’interrogazione parlamentare
“La partenza di #AnimaliComeNoi è stata esplosiva – ha scritto poche ore fa Giulia Innocenzi sulla sua pagina Facebook – sono partite interrogazioni parlamentari, interventi di associazioni autorevoli come Lav (Lega anti vivisezione, ndr.) e Ciwf Italia (Compassion in World Farming, ndr.) che chiedono controlli e interventi immediati alla ministra Lorenzin in quegli allevamenti che vi ho mostrato e che avevo già denunciato. E tutto questo anche grazie a voi, che mi avete aiutato a fare il passaparola. Non sarà facile, non sarà immediato, ma insieme possiamo ottenere il cambiamento!”.
La giornalista della squadra di Michele Santoro ha commentato così il successo della prima puntata del suo nuovo programma (in onda su Raidue il mercoledì in seconda serata) di inchieste che accende i riflettori sull’industria della carne e del formaggio “made in Italy”. In tutto sei puntate, cui segue un faccia a faccia della Innocenzi con i protagonisti della filiera produttiva, .
Nel primo appuntamento, Cannibali (potete vedere un estratto al termine dell’articolo) la reporter è tornata a visitare i macelli che denunciò nel maggio 2015 durante la puntata di Announo “No Carne?”. Allora, quel servizio portò il ministro Lorenzin a denunciare pubblicamente la situazione e a promuovere controlli a tappeto. Come stanno oggi le cose? La Innocenzi è andata al Macello Martelli di Dosolo. Qui, ad esempio, diversi operai hanno denunciato di aver patito malattie professionali dovute, a loro dire, ai ritmi di lavoro insostenibili che li hanno portati a macellare fino 350 l’ora.
E ora, quindi, arriva una nuova interrogazione parlamentare. Come andrà a finire? Noi vi terremo aggiornati.
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