Dopo aver lasciato il suo incarico di presidente della Corea del Sud, Park Geun-Hye ha abbandonato i suoi 9 cani, suscitando scalpore internazionale e finendo al centro delle polemiche animaliste.
Siamo purtroppo ormai tristemente abituati ai casi di abbandono di animali, che purtroppo rappresentano un fenomeno difficile da eradicare in tutte le città del mondo; tuttavia sentir pronunciare la parola “abbandono” a proposito dell’ex Presidente sudcoreana Park Geun-Hye lascia davvero interdetti. La donna, dopo essere stata destituita dalla sua carica, è stata costretta a lasciare la residenza presidenziale e a ritornare a casa propria a Gangnam e ha pensato bene di abbandonare i suoi cani, nove esemplari di razza Jindo. Un’azione che ha scatenato l’ira degli animalisti di tutto il mondo e che non trova spiegazioni plausibili, anche perché di sicuro non le mancavano i mezzi per continuare ad accudire i suoi animali.
Del resto era stata lei stessa a far riprodurre i suoi due cani, Saerom e Heemang, da cui erano nati sette bellissimi cuccioletti che popolavano la Casa Azzurra e di cui la stessa Presidente aveva pubblicato diverse foto sulla sua pagina Facebook. I cani facevano parte della famiglia presidenziale a tutti gli effetti e avranno sicuramente sofferto moltissimo, considerando che i Jindo sono una razza che si affeziona moltissimo al proprietario.
Ma non è la prima volta che l’ex Presidente finisce nel mirino degli animalisti, tanto è vero che più volte un’associazione di difesa dei diritti animali le aveva scritto per invitarla a istituire una legge chiara e definitiva sul divieto di mangiare la carne di cane, barbara pratica diffusa in tutta la Corea e in parte della Cina. Secondo le statistiche, in Asia vengono mangiati circa 30 milioni di cani in un anno e nella sola Corea del Sud ne vengono consumati due milioni.
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