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Robot rettili: la tecnologia che spia il mondo animale [VIDEO]

Il Politecnico di Losanna, in collaborazione con la BBC, ha studiato il mondo delle lucertole e dei coccodrilli realizzando dei robot rettili, dotati di telecamere al posto degli occhi. 

Osservare il comportamento degli animali è un’impresa piuttosto ardua, specialmente perché alcune specie possono avvertire la presenza umana a chilometri di distanza, rischiando di compromettere ore di ricerche, o peggio, la vita dei ricercatori. Per questo motivo studiosi e biologi di tutto il mondo hanno sempre cercato di riprendere gli animali mimetizzandosi tra la natura e con lo sviluppo delle nuove tecnologie si è pensato di mimetizzare le telecamere in un modo davvero originale, ossia trasformandole in veri e propri animali bionici. L’ultimo progetto in questo campo è stato svolto dal Politecnico di Losanna, dove l’esperto in biorobotica Auke Ijspeert ha realizzato, su richiesta della BBC, un coccodrillo adulto e una lucertola in versione robot per il programma Spy in the Wild.

Questi rettili robotici riprendono in alta definizione tutto ciò che hanno davanti grazie a due telecamere posizionate al posto degli occhi. La caratteristica sorprendente di questi due robot non è soltanto l’incredibile somiglianza con la pelle dell’animale, realizzata con un rivestimento impermeabile in lattice, ma anche il modo in cui camminano; infatti Auke Ijspeert ha imitato fedelmente le articolazioni dei rettili con dei motori, mentre le ossa sono state riprodotte con delle fibre in carbonio e alluminio. L’animale viene mosso da un computer che può trasmettere gli input fino a 500 metri di distanza.

Studiamo la loro biologia, raccogliamo dati e informazioni per progettare il robot, che poi impieghiamo per capire meglio la biologia dellanimale – ha commentato uno dei ricercatori.  Già in passato la BBC, famosa in tutto il mondo per i suoi documentari unici, aveva utilizzato delle telecamere dall’aspetto animale, come la PenguinCam per i pinguini, la Tunacam a forma di tonno o la Squidcam simile ad un calamaro.  In questo modo l’uomo può osservare più da vicino i comportamenti degli animali, entrando nel loro habitat senza disturbarli. L’unico rischio di queste costosissime telecamere? Finire nell’intestino di qualche predatore, proprio grazie alla loro incredibile somiglianza con gli esemplari reali.

Photo Credits:Twitter

 

 

 

 

 

 

Lorena Coppola

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