L’inviato di “Striscia la Notizia” Edoardo Stoppa si è recato a Capalbio, in provincia di Grosseto, per chiedere spiegazioni a un’insegnante di equitazione riguardo i suoi metodi di addestramento troppo rigidi.
Nel mondo dell’equitazione i cavalli possono essere soggetti a forti stress per la preparazione alle gare e spesso gli addestratori meno scrupolosi pretendono da questi animali concentrazione e sforzi al di sopra delle loro possibilità. C’è chi addirittura usa la violenza fisica affinché i cavalli comprendano i loro errori durante gli esercizi, come nel caso di un’addestratrice di Capalbio, in provincia di Grosseto. In un video si vede l’istruttrice spronare un’allieva a fustigare ripetutamente un cavallo, colpendolo in pieno volto per essersi rifiutato di saltare un ostacolo. Dopo numerose segnalazioni a Striscia la Notizia, sul posto è intervenuto Edoardo Stoppa, l’inviato del TG satirico in onda su Canale 5.
Le immagini cruenti della punizione inflitta al cavallo sono state visionate da un’istruttrice federale della FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) che ha commentato: L’atteggiamento che vediamo in questo video è assolutamente sbagliato. Innanzitutto i cavalli non hanno mai cattive intenzioni. Se si comportano in questo modo hanno senz’altro una ragione legata a un problema fisico, a un problema psicologico o fondamentalmente hanno paura delle nostre azioni. Quindi, se noi puniamo il cavallo in quel modo non facciamo che rafforzare le sue paure, addirittura inducendolo a non farsi più neanche avvicinare da noi.
Edoardo Stoppa ha voluto incontrare personalmente l’istruttrice per chiedere spiegazioni in merito all’accaduto. La ragazza si è difesa affermando che il provvedimento è stato applicato in quel caso specifico poiché l’allieva poteva farsi male e ha infine promesso che punizioni così violente non saranno mai più messe in atto. Simili violenze sono considerate a tutti gli effetti reato secondo l’articolo 727 del Codice Penale e secondo il Codice per la Tutela e la Gestione degli Equidi pubblicato dal Ministero della Salute in cui si legge: Il proprietario e colui che detiene l’equide a qualsiasi titolo (detentore) sono responsabili del benessere del controllo e della conduzione dell’animale. Il benessere degli animali deve essere dunque al primo posto, sempre e comunque.
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