“Le Iene” hanno dedicato un servizio allo scottante tema del traffico illegale di cuccioli importati dai Paesi dell’Est, un fenomeno tristemente in crescita, al quale si spera di riuscire a porre un freno con sanzioni disciplinari molto più rigide.
L’8 marzo 2017 è andato in onda un servizio de Le Iene su un tema molto delicato e purtroppo sempre di grande attualità: il contrabbando di cuccioli di cane. Il servizio è dedicato in particolare ai cani importati dall’Est che viaggiano in condizioni pietose e non sono sottoposti a nessuna profilassi medica. Questi cuccioli inoltre sono spesso strappati alle madri troppo presto e questo comporta loro dei seri problemi di socializzazione, oltre che di salute. Il fenomeno si è particolarmente intensificato con il boom per i cani toys, ossia cani mini, a volte talmente piccoli da entrare addirittura in una tazzina da the. Si tratta ovviamente di cani molto costosi, il cui prezzo si può aggirare anche intorno ai 2000 euro e che dunque non sono alla portata di tutti, ma si sa, spesso le mode sono irresistibili e la diffusione delle razze “mini-size” ha favorito ulteriormente il contrabbando di cuccioli. Nel servizio, la Iena Veronica Ruggeri afferma: Chi vuole fare guadagni facili importa i cuccioli dall’estero, li paga una miseria, li trasporta in condizioni assurde, li vende come se fossero italiani e ovviamente se ne frega di tutti i certificati e le vaccinazioni obbligatorie per legge.
Il servizio si riferisce ad un caso di truffa avvenuto in centro commerciale sventato dai Carabinieri che sono riusciti a sequestrare i cuccioli. La veterinaria Paola De Mitri, medico veterinario della USL Romagna intervenuta nel sequestro, ha dichiarato: In Italia possono essere introdotti solo se hanno più di tre mesi e 21 giorni. L’animale deve essere autonomo a livello immunitario, cioè non deve dipendere dalla madre, deve essere anche vaccinato contro la rabbia, che è una malattia che l’animale può trasmettere all’uomo ed è una malattia mortale. Ma la rabbia non è l’unica malattia che possono contrarre e trasmettere questi cuccioli. La veterinaria sottolinea inoltre l’importanza di non sottrarre i cuccioli alle madri troppo presto anche per problemi di socializzazione: È previsto un periodo di due mesi per imparare il registro comportamentale, cioè imparare ad essere cane, imparare ad interagire con gli altri cani e a non essere aggressivi.
La Iena ha intervistato alcune persone vittime della truffa, che hanno acquistato cani venduti irregolarmente, che non erano neanche stati sottoposti a vaccinazioni e che sono morti di lì a poco tra sofferenze atroci. La tecnica tipica di questo genere di traffici è sempre la stessa: ossia pubblicare annunci su famosi portali attraverso i quali si propongono cuccioli di razza con pedigree ceduti con microchip, sverminazione e vaccini, con tanto di libretto sanitario e garanzia sulla salute di un anno: in realtà la documentazione è totalmente falsa e i cani non hanno neanche 50 giorni. Ma il caso analizzato da Le Iene non è purtroppo l’unico e, sempre in data 8 marzo, il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (N.I.P.A.F.) del Comando Gruppo Carabinieri Forestale di Cuneo ha sgominato un’altra banda dedita al commercio illegale di cuccioli di cane. Purtroppo il fenomeno del traffico internazionale di cuccioli è difficile da fermare perché procura lauti guadagni e rischi piuttosto bassi, ma si spera che in futuro si riuscirà a porre fine a tutto ciò non sanzioni disciplinari e pene molto più severe.
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