Presentato il Rapporto Nazionale “Animali in Città” di Legambiente, l’indagine che valuta le performance delle 8018 amministrazioni comunali italiane. Peschiera Borromeo (con Terni e Formigine) è risultato essere il miglior Comune d’Italia.
Legambiente ha presentato il VI Rapporto Nazionale “Animali in Città”, l’indagine che valuta – con parametri e indicatori complessi – le performance delle “politiche animali” (cioè dei servizi messi in campo per un corretto rapporto uomo – altri animali) degli 8018 Comuni italiani e delle ASL. Il panorama non è brillantissimo. Solo 132 città ottengono una performance sufficiente, 22 città ottengono una performance buona e solo 3 città – Terni, Peschiera Borromeo (MI) e Formigine (MO) – totalizzano i punti necessari a raggiungere una performance ottimale.
Peschiera Borromeo è dunque un modello da imitare. Siamo felici di questo riconoscimento – ha commentato il Consigliere Comunale Delegato alle Politiche per i Diritti Animali Marco D’Onofrio – Viene riconosciuto il lavoro svolto in questi anni dall’Ufficio Diritti Animali e dall’Associazione “Diamoci La Zampa” che lo gestisce assieme ai dipendenti dell’Ufficio Ecologia. Si arriva a questo risultato con 4 mosse – ha affermato il responsabile dell’Uda Edgar Meyer:
1) Attivazione di un Ufficio Diritti Animali da oltre 10 anni, gestito in convenzione dall’associazione “Diamoci La Zampa”. L’Uda produce sensibilizzazione su un corretto rapporto uomo – altri animali, risponde ai cittadini, risolve problemi, organizza iniziative, promuove le adozioni dei cani dal rifugio, fa conoscere le leggi. Se tutti i Comuni d’Italia avessero un (efficiente) Uda, il problema del randagismo non esisterebbe più;
2) Convenzione con un rifugio di eccellenza nel panorama italiano per la custodia dei cani senza famiglia: l’ecoparcocanile di Pozzo d’Adda, rifugio piccolo (non un lager pieno di cani senza nome), ben gestito, con una percentuale alta di adozioni, con la presenza di volontari e educatori cinofili;
3) Regolamento Tutela Animali. Il Regolamento comunale stabilisce norme chiare e comprensibili su un equilibrato rapporto tra la collettività umana e gli animali presenti in città;
4) Gestione della popolazione di colonie feline in convenzione con l’Associazione “Mondo Gatto” di S. Donato Milanese per il censimento e la sterilizzazione dei gatti liberi.
Per fare prevenzione del randagismo, e ottenere risultati concreti, sono sufficienti determinazione, passione e un po’ di professionalità – conclude Meyer – Lo spieghiamo sempre: se ogni Comune medio investisse poche migliaia di euro all’anno avrebbe dei ritorni economici decuplicati in termini di risparmio. Quando lo si capirà in Italia?
Photo Credits: Press Office Legambiente