Ecco una lista di cose da non fare nell’educazione del nostro amico a 4 zampe, per evitare che cresca insicuro, viziato, solitario
Il valore dell’educazione per un corretto modus vivendi. Non vale solo per gli esseri umani e in particolare i bambini, ma anche per i cani, che condividono con noi la vita di tutti i giorni. E come succede per i nostri figli, anche quando si tratta di amici a 4 zampe possiamo incorrere in alcuni errori, più o meno gravi, che comunque sono assolutamente da evitare. Vediamone 10, tra i più diffusi.
Numero uno: non pronunciare troppo il suo nome, magari quando lo rimproverate o quando dovete impartirgli un comando. Il nome è tale in quanto lo identifica e va usato solo per chiamarlo. Due: non impeditegli di socializzare con i suoi simili. È fondamentale per evitare che sia troppo aggressivo o anche passivo. Tre: è sbagliato lasciarlo subito libero quando si trova in un ambiente per lui nuovo. Dategli prima il tempo di prendere confidenza, in modo che gli passi l’iniziale agitazione.
Quattro: non dovete pretendere che capisca quello che gli dite. Fido ovviamente non comprende tutte le parole, ma al contrario la sua interazione dipende dalla comunicazione non verbale, quindi postura, tono della voce, movimenti, identità di suoni. Cinque: amiamo i cani e spesso ci capita, quando se ne incontra uno, di volerlo accarezzare. Sbagliato, perché non sappiamo come l’animale può reagire. Potrebbe anche interpretare quel gesto come un’invasione del suo spazio.
Sei: educare un cane non è una scelta libera e non obbligatoria. Un animale senza regole cresce infelice e il rapporto con il proprietario sarà inficiato. Sette: un cane non va scelto perché è bello. Se volete un amico a 4 zampe in casa, dovete valutarne prima di tutto il carattere, in base al quale poi dare una risposta corretta a quello che sono le sue esigenze e le vostre. Otto: il cibo non va lasciato nella ciotola sempre a disposizione. Per il cane mangiare deve essere un rituale, con tempi e modi ben precisi.
Nove: se si ha più di un cane in casa, non è un male (ogni tanto) fargli fare anche delle esperienze singole, come ad esempio portarli a spasso uno per volta. Li rende maggiormente autonomi e indipendenti l’uno dall’altro. Dieci: l’amore spinge sovente a essere esageratamente protettivi. Quindi se durante la passeggiata incontrate un cane aggressivo non prendete il vostro animale in braccio per difenderlo. Lui è capace di farlo da solo e questo lo fortifica. Viceversa diventerà insicuro di se stesso e dell’ambiente in cui vive.
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