Nello zoo di Tunisi un Coccodrillo è stato ucciso a sassate da un gruppo di visitatori. La struttura è stata chiusa per l’inadeguatezza delle misure di sicurezza a tutela degli animali.
È finito nell’occhio del ciclone lo zoo Belvédère di Tunisi, dopo l’ennesimo atto di barbarie compiuto ai danni di un animale vittima della cattiveria umana. Un coccodrillo è stato brutalmente ucciso a sassate da alcuni visitatori dello zoo. L’aggressione all’animale, immotivata e crudele, è avvenuta in pieno giorno. L’animale è stato letteralmente lapidato ed è morto per un’emorragia interna sopraggiunta dopo che un enorme masso lo aveva colpito alla testa. A denunciare il terribile episodio è stata l’amministrazione comunale della capitale tunisina, in un post su Facebook: Un comportamento selvaggio. Un gruppo di visitatori ha preso a lanciare pietre contro la testa dell’animale, causandogli un’emorragia cerebrale che ne ha provocato la morte.
Amor Ennaifer, uno dei veterinari dello zoo ha dichiarato: Non potete immaginare cosa sono costretti a subire gli animali da parte dei visitatori: lasciano spazzatura e buste di plastica, tirano sassi ai leoni e agli ippopotami. Ma si tratta di educazione verso gli animali, non possiamo certo mettere una guardia di fronte ad ogni gabbia. […] La situazione è catastrofica […] Non c’è un’educazione ambientale. Il Belvedere è il più grande parco della città di Tunisi, costruito nel 1892. Lo zoo al suo interno del parco è stato creato nel 1963 e si estende su una superficie di 12 ettari.
Dopo la tragica morte del coccodrillo, il Ministro degli Affari Locali e dell’Ambiente tunisino, Riadh Mouakher, ha disposto la chiusura dello zoo per l’evidente inadeguatezza di misure atte a sorvegliare e proteggere gli animali che sono in balia dei visitatori. Infatti già prima di questo episodio in passato erano state diffuse sui social network immagini che documentavano le terribili condizioni in cui sono detenuti gli animali nello zoo. Questo ennesimo episodio riporta l’attenzione sulla necessità di istituire leggi che aboliscano del tutto questo genere di strutture in cui gli animali vivono privati del loro habitat e in condizioni molto lontane dalle loro esigenze naturali di vita.
Photo Credits: Facebook/Twitter
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