Anche i cani, a volte, hanno bisogno di un abbraccio. E lo si capisce da queste due storie emozionanti, una dalla Cina, protagonisti due cuccioli randagi, e una da New York dove un Golden Retriever cerca il contatto con le persone che incontra per la strada
Il valore di un abbraccio, non solo tra uomini ma anche tra cani. È quello che si capisce guardando le foto che ci arrivano dalla Cina, dove alcune monache buddiste hanno raccolto dalla strada e portato nel loro conventi due piccoli randagi, che vagabondavano senza meta per le strade. Ora sono al sicuro, vivono stretti l’uno all’altro e il più piccolo dei due è stato fotografato mentre abbracciava teneramente l’altro, come a volerlo proteggere. E forse è anche per questo che le religiose sono state colpite dai 2 piccoli ospiti e hanno poi deciso di tenerli con loro, dandogli un tetto, cibo e tanto tanto amore.
Come l’amore che il Golden Retriever Loubie riserva a molte delle persone che incontra nelle sue passeggiate di ogni giorno a Manatthan, New York. Eloquenti le foto che ha postato sui social il suo proprietario, Cesar Fernandez-Chavez. “La nostra non è mai una camminata normale – ha detto l’uomo in Rete – Lui saluta spessissimo le persone che ci passano vicino e avvolge le loro gambe con le sue zampe. Per questo non riusciamo mai ad andare molto lontano. E dire che non gli ho mai insegnato a farlo”. Prima di questo, il piccolo fido amava molto tenere le mani della gente, un’abitudine iniziata intorno a San Valentino del 2014 in coincidenza della fine di una lunga relazione di Cesar.
“Allora voleva stare seduto, prendere con la sua zampa la mano delle persone che aveva vicino, e si guardava intorno come una signora. E la gente che passava era meravigliata e diceva ‘Oh mio Dio, è così carino’. Poi, un paio di anni più tardi, Loubie ha iniziato a mostrare il suo affetto un modo diverso, con gli abbracci. Un giorno, infatti, si avvicinò a me e avvolse una mia gamba nelle sue zampe. Ne fui sorpreso, ma lo lasciai fare. E non si voleva togliere da quella posizione”. Loubie è diventato rapidamente una star dei social media social, quando le persone lo incontrano non ne hanno mai abbastanza dei suoi abbracci. C’è da dire che il cagnolino non fa così proprio con chiunque, ma solo con coloro con cui entra in connessione. “Alcuni ci vengono incontro e chiedono un abbraccio a Loubie – ha concluso Cesar- ma non sempre accade. Allora c’è chi gli si siede vicino, lo accarezza e lui contraccambia se quella persona gli sta simpatica. Con il suo modo di fare regala gioia e strappa sorrisi. È molto gratificante”. Insomma, abbracciare va bene, ma non a comando.
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