A San Severo un gruppo di ragazzi ha ucciso, scuoiato e pubblicato su Facebook le foto delle sevizie compiute su una pecora. Durissime le proteste sul web.
Non esistono limiti alla crudeltà di cui è capace l’essere umano; è ciò che si pensa dopo aver visto le immagini scioccanti pubblicate su Facebook da un gruppo di ragazzi di San Severo, in provincia di Foggia. La vittima di questa vicenda è una pecora che è stata uccisa, scuoiata e fatta a pezzetti. Le immagini agghiaccianti sono state condivise su Facebook e alcune di esse sono selfie sorridenti scattati con le interiora della povera pecora. Foto che hanno suscitato numerose polemiche e l’indignazione di tantissimi animalisti e non solo.
In una nota della VPA (Volontari Protezione Animali) di Foggia si legge: Se è vero che quotidianamente si uccidono milioni di animali nelle mura sorde e cieche dei macelli, esibire un gesto di tale crudeltà forse vuol dire avere problemi ed essere potenzialmente pericolosi. Affinché i responsabili di questo ennesimo atto di barbarie siano puniti è stata lanciata una petizione online su Change.org che nel giro di pochi giorni ha raggiunto circa 20.000 di firmatari.
La promotrice della petizione online ha scritto: So che ogni giorno vengono macellati animali purtroppo, ma farlo vedere in pubblico con tale crudeltà mi fa pensare che questi individui possano fare ciò anche ad altri animali da compagnia e poi, la USL dovrà determinare se la macellazione è avvenuta correttamente, o se la povera bestia era ancora viva quando l’hanno scuoiata. Spero che le istituzioni intervengano al più presto.
Al raggiungimento delle 25.000 firme, la petizione sarà presentata alla Polizia e ai Carabinieri che dovranno intervenire personalmente sul caso. Come per altri casi di violenze compiute su animali – si ricordi i recenti casi del cane Angelo e di Pilù, si spera che i responsabili, chiaramente individuabili attraverso i loro profili Facebook e le foto da loro postate, siano puniti con una pena esemplare che possa fare da deterrente per il futuro a chiunque abbia tali malsane idee.
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