Chi adotta un cane dal canile pagherà meno tasse, lo stabiliscono alcune disposizioni comunali adottate da diverse regioni, che concederanno riduzioni fiscali e incentivi.
Le tasse sono un vero e proprio incubo per tutti i contribuenti, ma in nostro soccorso ora vengono i nostri amici 4 zampe. Sembra incredibile? Forse, ma di fatto è così, grazie alle disposizioni di alcuni comuni che hanno determinato degli sgravi fiscali chi adotta un cane dal canile. Nel comune di Statte, in provincia di Taranto, l’amministrazione comunale ha stabilito che chi adotta un cane ospite da almeno 180 giorni o un cane custodito nel canile da almeno tre anni potrà risparmiare sulla Tari, la tassa sui rifiuti, per importi che variano dal 50 al 70 per cento in meno.
Gli sgravi sulla tassazione tributaria che riguarda lo smaltimento dei rifiuti – ha spiegato in una nota il Presidente della commissione Ambiente Daniele Andrisani – si riceveranno per tutto il periodo di vita dell’animale domestico adottato (previa attestazione da parte dell’ASL) e saranno per un massimo di 500 euro l’anno. Una scelta economica, ma anche di civiltà e sensibilizzazione. Questo regolamento ci mette nelle condizioni di garantire un futuro migliore ai molti cani custoditi all’interno del canile. Un grande segnale di civiltà e umanità, il cui esempio è stato seguito anche da altri Comuni in Puglia, quali Lecce, Bisceglie e Locorotondo, e nel resto dell’Italia.
Il “bonus cane” infatti, che era già stato attivato in altre regioni da tempo, con riduzioni varie sulle tasse, in alcune città si è concretizzato in un vero e proprio incentivo di importo variabile, come il caso di Avellino che si fa carico di un contributo di 700 euro. Tuttavia, per non cadere in casi di sfruttamento animale e in adozioni incontrollate finalizzate al puro scopo di ottenere sgravi e incentivi, tutte le richieste saranno vagliate e monitorate con grande attenzione.
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