L’ex rugbista Andrea Lo Cicero offre accoglienza nella sua tenuta agli animali delle zone del Centro Italia colpite dal terremoto e dal maltempo
“Aiuto gli allevatori delle zone colpite in questi giorni dalle calamità, ospitando nella mia azienda agricola i loro animali! Scrivere in privato!” Con questo messaggio postato su Twitter l’ex campione italiano di rugby Andrea Lo Cicero ha messo a disposizione se stesso e la sua tenuta di Nepi, in provincia di Viterbo, per dare un riparo e curare le bestie dei territori colpiti dal terremoto e poi dalle forti nevicate che hanno funestato il Centro Italia (LEGGI ANCHE: TERREMOTO E NEVE IN TUTTA ITALIA, RICHIESTE D’AIUTO E NUMERI UTILI). Un soccorso ai tanti allevatori che hanno visto in pericolo la loro vita, legata indissolubilmente a quella della sopravvivenza dei loro allevamenti.
“I vostri animali possono stare qui e poi ritornare nelle vostre azienda agricole” ha aggiunto il catanese in un video messaggio. “Nella vita sono stato fortunato – scrive sull’home page del proprio sito – è mio dovere restituire quello che ho avuto a chi non ne ha”. Nella tenuta, in cui Lo Cicero alleva asini, è stata realizzata una fattoria didattica, chiamata “La terra dei bambini”, diventata poi una onlus per avvicinare i bambini alla natura. Sportivo da sempre, amante della campagna, lo ricordiamo conduttore su Sky di Giardini da incubo
un programma in cui aiutava le persone a ridare vita a giardini mal tenuto a abbandonati.
Una “mission” che trova una sorta di ideale prosecuzione in questa offerta di aiuto, piccolo ma significativo, per una settore letteralmente in ginocchio dopo gli ultimi eventi sismici e le abbondanti nevicate della scorsa settimana che hanno funestato soprattutto l’Abruzzo. La Coldiretti ha lanciato l’allarme in merito a una vera e propria strage di animali, con oltre mille vittime, per l’effetto del sisma e del gelo, con stalle crollate e carcasse di bestiame tra le macerie. Stress e temperature polari hanno provocato aborti e dimezzamento della produzione di latte. Solo nelle Marche si contano oltre 600 mucche e 5.000 pecore al freddo senza ripari.
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