Qua la zampa, la Peta: “Boicottate il film, hanno maltrattato gli animali” [VIDEO]

Esce oggi in Italia il nuovo film ‘Qua la zampa’, che racconta la vita (o meglio le molte vite) del cane Bailey e di un suo amico umano. Ma la Peta, l’associazione animalista internazionale, vuole boicottare la pellicola. Ecco perché

Al cinema è arrivato Qua la zampa, il nuovo film di Lasse Hallström (LEGGI ANCHE SU VELVET CINEMA: QUA LA ZAMPA, GERRY SCOTTI PRESTA LA VOCE A UN CANE MOLTO SPECIALE). E se la storia dovrebbe incuriosire tutti gli amanti dei 4 zampe e in particolare dei cani, la Peta (People for Ethical Treatment of Animals) ha invece lanciato un appello per boicottare il lungometraggio che, in lingua originale, prende il titolo di A Dog’s Purpose. Il motivo? Un filmato delle riprese, diffuso da Tmz, in cui si vede un Pastore Tedesco attore, Hercules, paralizzato dalla paura durante una scena.

Nel video, che potete vedere al termine dell’articolo, si sente distintamente una voce fuori campo dire: “Non si calmerà sin quando non sarà in acqua. Buttalo dentro“. L’addestratore del cane quindi prova a farlo entrare con le zampe, ma l’animale continua a dimenarsi terrorizzato. Nella parte finale del filmato si vede l’animale in acqua, quasi sommerso dalle onde“. Dopo questa sequenza, gli animalisti sono insorti “perché i cani e gli animali devono essere trattati umanamente, non come oggetti di scena”.

Ovviamente, dopo la denuncia Peta, come ha scritto anche il sito La Zampa, è arrivata la risposta della Amblin Entertainment, la casa di produzione, e della Universal Pictures, che ha distribuito il film: “A Dog’s Purpose” celebra il legame speciale tra gli esseri umani e i loro cani – si legge in un comunicato ufficiale – E nello spirito di questa relazione, il team di produzione Amblin ha seguito i protocolli rigorosi per promuovere un ambiente etico e sicuro per gli animali”. E molto dispiaciuto dell’accaduto, a quanto pare, è Gavin Polone, produttore di Qua la zampa. “Se fossi stato sul set, questo non sarebbe mai accaduto – ha detto Polone alla rivista Variety – Il film è nato da quanto io provo per gli animali. Questo è accaduto 15 mesi fa e avrebbe dovuto essere esaminato immediatamente. È inconcepibile che qualcuno abbia aspettato più di un anno per richiamare l’attenzione su quanto accaduto”.

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