Cane morto a Muratella: “Addio a Lupa, prima vittima della nuova gestione del canile”

Solo poche ore fa la notizia di un cane ospite del canile di Muratella, a Roma, morto per via della nuova gestione del canile capitolino che, da quasi un anno, lotta per la sua sopravvivenza

La storia del canile Muratella, a Roma, ve l’abbiamo raccontata più volte. Dal primo maggio del 2016 i 93 operatori specializzati della struttura, quelli cioè che avevano gestito gli animali (circa 600 cani e 50 gatti, questi ultimi tutti con esigenze sanitarie specifiche) negli ultimi 15 anni sono stati tutti licenziati (LEGGI ANCHE: VIAGGIO TRA I BOX DI MURATELLA, IL CANILE DI ROMA CHE ORA È AUTOGESTITO). Ma loro sono rimasti là, ad accudire i pelosi abbandonati, a cercare di farli adottare, a nutrirli. Lo hanno fatto per difendere il loro posto di lavoro, certo, ma anche per amore dei cani e dei gatti che non sarebbero sopravvissuti altrimenti.

Poi hanno atteso che il nuovo sindaco, anzi la sindaca, Virginia Raggi si insediasse. Hanno chiesto a lei udienza e cercato di trovare un accordo per la nuova gestione che, per motivi economici e burocratici, è invece stata affidata ad altri, più convenienti perché, come dicono gli ex lavoratori, meno numerosi e, soprattutto, meno competenti di chi c’era già. Ed è così che solo poche ore fa la pagina Facebook ufficiale della struttura, (Canile Muratella-Roma), ha annunciato la prima vittima di questo nuovo modus operandi, un Pastore Tedesco di nome Lupa. Per descrivere esattamente cosa è accaduto, vi riportiamo fedelmente le parole di chi gestisce i social e che ogni mattina si presenta puntuale davanti la struttura di via della Magliana 856, anche senza stipendio.

“Oggi purtroppo la nostra Lupa ci ha lasciati – scrivono su Facebook – Vogliamo raccontarvi cosa è successo perché questo decesso poteva essere evitato e perché non vogliamo che Lupa sia solo la prima di una lunga fila di decessi per mancanza di professionalità. Il tutto si è verificato in un contesto di caos e abbandono creatosi in seguito all’entrata in canile del nuovo gestore, il Rifugio Agroaversano e alla mancanza di vigilanza da parte dell’amministrazione comunale. Oggi alle 15.40 circa (ovvero mercoledì 18 gennaio, ndr.) alcune volontarie passando davanti al box di Lupa si sono accorte che era riversa sul pavimento immobile ed in stato catatonico, a quel punto hanno subito provveduto a chiamare la terapista di turno della Associazione Agroaversano. La risposta che hanno ricevuto è stata che lei non poteva intervenire perchè troppo oberata in altre faccende (fumarsi una sigaretta e parlare con i suoi colleghi) e che se il cane stava davvero male lo dovevano portare a visita i volontari. Le volontarie a quel punto hanno fatto presente al nuovo gestore che un cane stava male chiedendogli di intervenire dato che la sua dipendente si era rifiutata di farlo. A quel punto il gestore è salito ai box e si è reso conto della gravità della situazione e ha chiesto aiuto alle volontarie per trasportare il cane dal box fino agli ambulatori Asl, cosa che è stata effettuata mettendo il cane in una cariola in quanto non deambulava”.

canile

“Lupa non si muoveva, era in ipotermia ed in stato di grave dilatazione; è stata messa in flebo dai veterinari della Asl e solo a quel punto la terapista di Agroaversano ha chiesto se ci fosse bisogno di lei. Un pò troppo tardi a nostro avviso! Ma probabilmente i nuovi lavoratori di Agroaversano oggi erano troppo indaffarati a nascondersi e a scappare fuori dal canile (dove sono rimasti per circa 2 ore abbandonando i cani nelle loro deiezioni) quando nella struttura si è presentato l’ispettorato del lavoro e loro erano privi di ogni presidio. Il cane è stato immediatamente portato in sala raggi dove è morto prima di essere operato. Torsione allo stomaco. Una lenta agonia probabilmente dalla mattina di oggi, dove gli ausiliari di Agroaversano privi di qualsiasi professionalità non sono stati in grado di riconoscere. Una morte che si sarebbe potuta evitare somministrando cibo in modo corretto e monitorando i cani cosa che purtroppo non è stata fatta per mancata professionalità nei servizi. Se questa amministrazione non fermerà questo scempio Lupa sarà solo il primo di una lunga serie di cani che moriranno per l’incompetenza dei lavoratori di Agroaversano non in grado di riconoscere un cane in torsione”.

A voi i commenti del caso, noi non possiamo fare altro che riportare ciò che accade e tenervi informati.

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