Allarme gelo: situazione drammatica per 40.000 cani randagi

L’allerta freddo continua in tutta Italia e aumenta purtroppo sempre più il numero di animali morti per assideramento. L’appello di AIDAA e dell’Onorevole Brambilla.

L’ondata di gelo che si è abbattuta sull’Italia da diverse settimane non accenna a diminuire e sono tanti gli animali in difficoltà. Moltissime sono purtroppo le vittime tra gli animali che vivono in strada o nei canili, esposti alle intemperie e alle temperature estreme di questi giorni. Secondo una nota rilasciata dall’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente), sono 40.000 i cani randagi sparsi sulle montagne delle regioni del centro sud Italia che stanno rischiando la morte per assideramento e per mancanza di cibo.

Dalle segnalazioni ricevute, circa 1.200 sono quelli già morti in Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria e sulle zone montane della Campania. Le stesse regioni presentano i numeri maggiori del rischio di morte per i cani randagi che vivono lontani dalle città, alcuni dei quali in questi giorni si sono avvicinati alle città in cerca di cibo per sé e per i propri cuccioli che, per la loro fragilità, rischiano maggiormente di morire per fame e freddo. L’appello di AIDAA alle amministrazioni locali ed ai singoli cittadini è di accogliere questi cani randagi che scendendo a valle cercano solo cibo e riparo.

Lorenzo Croce, Presidente di AIDAA, ha lanciato un appello: Mettiamo ai bordi del paese delle ciotole con molto cibo secco, in modo che possano sfamarsi, ma anche pezzi di carne in modo che possano portare il cibo ai loro cuccioli. A chi ha un garage o una stalla chiediamo di tenerla aperta per fare in modo che i cani infreddoliti possano ripararsi dal gelo di queste notti. In Italia sono circa 700.000 i cani randagi liberi sul territorio nazionale concentrati prevalentemente nelle regioni del centro sud Italia.

Anche l’Onorevole Michela Vittoria Brambilla, Presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, è intervenuta in modo molto incisivo in merito, sollecitando l’intervento delle istituzioni per aiutare i cani dei canili: Sono stati abbandonati due volte: prima dai proprietari in cui avevano fiducia, poi dalle amministrazioni pubbliche, che li hanno lasciati al gelo di questi giorni. Moltissimi cani (nessuno sa precisamente quanti) sono morti, soprattutto al sud, nei canili sommersi dalla neve, tra l’indifferenza, salvo alcune lodevoli eccezioni, delle autorità che avrebbero dovuto attivarsi per salvarli. Solo la generosità dei volontari – che hanno spalato neve, donato cibo, portato cucce e coperte – ha contribuito a prevenire perdite ancora più gravi.

L’Onorevole, dato il persistere delle basse temperature previsto nei prossimi giorni, invita i sindaci, le ASL e tutti i responsabili a qualunque livello ad intervenire prontamente per evitare altre stragi di innocenti. Dal centro – sud, infatti, continuano ad arrivare veri e propri bollettini di guerra. Dopo il salvataggio dei 300 ospiti del canile di Laterza (Bari) ad opera dei Carabinieri, una delle luminose eccezioni alla regola dell’insensibilità, l’emergenza continua in Puglia (Sannicandro), in Calabria (Castrovillari), in Sicilia (Enna), in Molise (Campobasso), in Campania (Salerno), solo per citare alcune delle strutture dove i cani rischiano di morire assiderati. Ma il pericolo è dovunque il gelo abbia colpito.

Davvero non si contano – aggiunge l’ex ministro – le email che ricevo ogni giorno, di protesta per la negligenza delle autorità o con accorate richieste di aiuto. La distanza tra la sollecitudine dei cittadini e il menefreghismo di chi dovrebbe provvedere è davvero abissale. All’inerzia di troppi amministratori fa da contrappeso il grande dinamismo dei volontari delle associazioni animaliste. Con le nostre sezioni della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, per esempio, abbiamo organizzato raccolte di cibo e coperte destinate ai canili in maggiore difficoltà e continueremo ad impegnarci per salvare animali a rischio finché l’ondata di freddo non sarà passata. Se tutte le autorità facessero lo stesso, e magari desse notizia di sé anche il ministero della Salute, sarebbe una gran bella cosa.

Allarme gelo: situazione drammatica per 40.000 cani randagi

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Photo Credits: Press Office Onorevole Michela Vittoria Brambilla/Twitter

 

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