Negli Stati Uniti una volontaria di un canile ha voluto fotografare tutti i cani condannati a morte per sensibilizzare l’opinione pubblica e farli adottare.
Negli USA l’eutanasia nei canili è una realtà ancora esistente per porre fine alla quale molti animalisti si battono da anni. Se i randagi non vengono adottati o nei casi di sovraffollamento dei rifugi, gli animali vengono soppressi e in taluni casi ciò viene praticato attraverso camere a gas, a cui, nonostante tutte le proteste e varie proposte di legge, si fa ancora ricorso in ben 32 Stati. Secondo le stime, ogni anno negli USA, vengono soppressi oltre sei milioni tra cani e gatti abbandonati che non riescono a trovare una famiglia adottiva. Gli animali accolti dei rifugi hanno un tempo limite, dopodiché diventano dei condannati a morte. Per cercare di sensibilizzare le persone sul tema e spingere ad adottare i cani nei canili, una volontaria del canile Baldwin Park Animal Shelter di Los Angeles ha voluto fotografare e condividere sui social tutti i cani chiusi nel canile.
Un giorno ha visto andar via una cagnolina a cui si era affezionata, per la sua destinazione di morte ed è riuscita ad immortalare con la sua macchina fotografica il momento in cui la cagnolina segue con rassegnazione l’uomo che la conduce verso la stanza dove sarebbe stata soppressa. Un’immagine straziante, che lascia il segno. Non so perché ho fatto quella foto. Immagino perché quel cane contava qualcosa per me, anche se non contava nulla per il mondo intero – ha raccontato la volontaria. E così ha iniziato a fotografare sempre più cani, anche se inizialmente cancellava le foto. Sebbene sapesse che non era in nessun modo possibile evitare le procedure di soppressione attuate tutt’oggi da molti canili americani, ha voluto tentare il suo gesto di salvataggio iniziando a pubblicare su Facebook tutte le foto dei cani destinati a morire.
Ho smesso di cancellare le foto perché anche i cani che perdono la vita contano. Hanno vissuto su questa terra, accanto a noi, invisibili, indesiderati e non amati –ha raccontato la donna – Ho tantissimi album e ognuno di loro contiene almeno 200 cani che non ce l’hanno fatta. Queste immagini si spera possano costituire l’inizio della speranza, per tutti i cani ospitati nei canili americani, che tali procedure siano abolite al più presto e che, in attesa dell’applicazione di nuove leggi, siano in tanti ad essere adottati, smuovendo le coscienze di tutti.
Photo Credits: Facebook/Twitter
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