“Sono vivo grazie al mio cane”: l’incredibile storia di Rigobert Song

L’ex calciatore del Camerun Rigobert Song, colto da infarto, è stato salvato dal suo cane che ha allertato il vicino e ha permesso l’arrivo tempestivo dei soccorsi.

L’ex calciatore del Camerun e della Salernitana Rigobert Song ha avuto un attacco di cuore mentre si trovava nella sua abitazione a Yaoundé, in Camerun, nellAfrica Centrale. L’uomo, che vive da solo, ha avuto un infarto e si è accasciato a terra. Sarebbe sicuramente morto se non fosse stato per il pronto intervento del suo cane, che ha iniziato ad abbaiare insistentemente attirando lattenzione del vicino di casa.

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Mi trovavo nella mia casa in Camerun quando sono caduto a causa del maloreha raccontato il calciatore in un’intervista – Se oggi sono ancora vivo, lo devo al mio cane. Ha iniziato ad abbaiare così forte che il vicino, insospettito dalla situazione, è venuto a bussare alla mia porta. Non avendo avuto risposta, ha chiamato subito i soccorsi. Fortunatamente avevo lasciato la porta aperta perché aspettavo una visita. Fosse stata chiusa a chiave, sarei morto. Quando mi sono sentito male, sono caduto di lato e non ho ingoiato la lingua, altrimenti sarei rimasto soffocato.

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Subito dopo l’arrivo dei soccorsi, il calciatore, ormai in stato di coma, è stato trasportato in aereo in un ospedale di Parigi. Quando mi sono risvegliato pesavo appena 60 chiliha riferito l’uomo – Incredibile che un uomo grande e grosso come me fosse ridotto così. Di quella sera in cui mi sono sentito male ricordo che ero sul divano, poi improvvisamente mi sono sentito stanchissimo. Poi il buio. Mentre ero in coma ho rivisto mio padre. È morto quando avevo 9 anni, eppure l’ho riconosciuto immediatamente. Mi diceva: “Che fai lì? Vieni!” Ho iniziato a dimenarmi. Mi sentivo legato, appresso. Improvvisamente mi sono alzato sul letto e ho gridato: “Liberatemi!”. È così che sono uscito da quel lungo sonno. Se oggi l’uomo può raccontare ciò che gli è accaduto, è soltanto grazie al suo cane, che è riuscito ad evitare il peggio.

Photo Credits: Twitter/Facebook

 

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