A Tortora, in provincia di Cosenza, un gattino è stato barbaramente seviziato da ignoti che lo hanno imbottito di petardi e poi lo hanno fatto esplodere. Il suo corpicino martoriato e senza vita è stato ritrovato dai volontari della Protezione Civile.
Atroce gesto di crudeltà su un gattino indifeso, riempito di petardi e fatto esplodere. Il povero micetto è stato catturato da persone non ancora identificate, seviziato, imbottito di micce esplosive e fatto saltare in aria. Un crimine efferato, compiuto senza nessuna pietà. Il suo corpo martoriato è stato ritrovato senza vita a Tortora, comune calabro, che con questo episodio, è balzato tristemente all’attenzione della cronaca come Sangineto, dove fu barbaramente torturato e impiccato il cane Angelo (LEGGI ANCHE IN PIAZZA PER ANGELO, IL CANE BASTONATO E IMPICCATO DA 4 RAGAZZI NORMALI). Il gattino è stato ammazzato nel giorno di Santo Stefano e, quando è stato recuperato, ormai cadavere, dagli operatori della Protezione Civile, aveva ancora un petardo conficcato nella bocca ed era completamente ricoperto di ustioni gravissime.
Una scena raccapricciante, un crimine agghiacciante, che si è svolto ancora una volta nell’indifferenza più totale. Ci si chiede ancora una volta se qualcuno abbia visto e perché non sia stato nulla per fermare chi si è macchiato di una simile barbarie. Così come ci si chiede se anche questo gesto sia stato dettato dalla “noia” e se sia ammissibile che in una società civile il malessere sociale debba tradursi in azioni ignobili compiute su animali innocenti. Questi episodi devono far riflettere l’intera Italia, perché non sono limitati a certe aree del Sud purtroppo (LEGGI ANCHE SEVIZIA UNA CAGNETTA E PUBBLICA IL VIDEO DELLE TORTURE: ASSEDIO SOTTO CASA PER CHIEDERE GIUSTIZIA) e simili azioni vanno combattute con tutte le forze anche a livello istituzionale, istituendo pene molto più severe per chi tortura e uccide gli animali.
Tante proposte sono state avanzate in tal senso, anche da parte dell’Onorevole Michela Vittoria Brambilla, Presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente che ha presentato un disegno di legge affinché tutti gli animali siano considerati “essere senzienti” e sia rispettato il loro sacro diritto alla vita (LEGGI ANCHE: MICHELA VITTORIA BRAMBILLA: “IL DIRITTO ALLA VITA DEGLI ANIMALI È INDISSOLUBILE” e VITTORIA BRAMBILLA PORTA IN PARLAMENTO IL PRIMO CANE DELLA STORIA DELLA REPUBBLICA).
Sulla pagina Facebook L’Urlo di Angelo si legge: Il sito internet dello stesso Comune mette in evidenza nella Home Page tale frase: “Alle porte della Cultura”. Si può chiamare cultura la tortura e l’uccisione di un animale??? Come nel caso del cane Angelo, per il quale si sono mobilitati gli animalisti di tutta Italia (LEGGI ANCHE GIUSTIZIA PER ANGELO: MANIFESTAZIONE NAZIONALE A SANGINETO), anche per questo gattino si chiede giustizia e al più presto!
Photo Credits: Facebook
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