Nella rubrica settimanale di Velvet Pets un esperto potrà risolvere i dubbi sulla salute dei vostri amici a quattro zampe. Questa settimana parleremo dell’ascesso cutaneo dei gatti, un’infezione batterica molto diffusa, che va tenuta sotto controllo.
Una delle malattie cutanee più diffuse tra i gatti è l’ascesso cutaneo, che facilmente si tende a sottovalutare. Si tratta di una forma di infezione che si presenta sotto forma di pus in seguito ad una ferita non disinfettata correttamente o causata dal morso di un altro gatto. Il pus, che è di colore giallastro e ha un cattivo odore, può manifestarsi in parti differenti del corpo, quali: coda, zampe, orecchie e perfino vicino ai denti.
SINTOMI
Gli ascessi cutanei sono facilmente riconoscibili e variano in base anche a dove sono localizzati. Si presentano sotto forma di gonfiori, che in una prima fase sono caldi e duri mentre in una seconda fase diventano più molli e prominenti, fino a che il pus non esplode. I sintomi più comuni sono: febbre alta, inappetenza e malessere generale. In genere la febbre incomincia a diminuire dal momento in cui il pus fuoriesce, ma nel caso in cui l’ascesso si sviluppi in via sottocutanea e non si rompe, l’animale rischia la setticemia.
TERAPIA
Gli ascessi non vanno mai toccati, né tanto meno bisogna tentare di inciderli per far fuoriuscire il pus. Questa delicata operazione è riservata soltanto ad un veterinario esperto, che effettuerà un drenaggio del pus e praticherà l’incisione con un’anestesia locale. Una volta svuotato l’ascesso e rimosso il materiale purulento, bisognerà intervenire con una terapia antibiotica, la cui durata sarà variabile in base alla gravità dell’ascesso e da quanto tempo è in corso. Nel caso di ascessi non gravi, con la supervisione del proprio veterinario, è possibile evitare le cure antibiotiche, utilizzando rimedi naturali per agevolare la fuoriuscita del pus, come, ad esempio, impacchi di calendula calda.
Photo Credits: Twitter