A Pittsburgh, in Pennsylvania, una giovane coppia è stata arrestata e inviata a giudizio per aver abusato di un cane a scopi sessuali e aver filmato la scena.
Gli episodi di abusi sessuali sugli animali sono ormai all’ordine del giorno e l’ultimo caso è avvenuto a Pittsburgh, una città della Pennsylvania, dove una coppia di sposi è stata arrestata con l’accusa di abuso su un cane. A compiere il gesto perverso è stata la moglie di diciannove anni, che, secondo gli inquirenti, ha costretto il cane a fare sesso orale con lei e ha poi tentato di masturbarlo, mentre il marito di ventiquattro anni, complice dell’accaduto, la filmava. A scoprire l’accaduto è stata la sorella dell’uomo, che ha trovato una fotocamera contenente i video e ha riconosciuto il volto della cognata e la voce di suo fratello e, secondo alcune indiscrezioni, sembra sia stata proprio lei a segnalare le immagini alla polizia.
Dalle analisi degli investigatori si è scoperto che le immagini risalgono allo scorso settembre e che l’abuso si è consumato in casa della coppia, ma non è del tutto chiaro se il cane in questione fosse di loro proprietà. I due, dopo essere stati arrestati per atti osceni e abuso su un animale, rischiano due anni di carcere e la loro prima udienza è stata fissata per l’11 gennaio 2017. L’episodio accaduto ricorda molto da vicino quello accaduto di recente in Australia, a Brismane, dove una donna di 27 anni ha abusato sessualmente del suo cane e, anche in questo caso, le violenze sono state filmate dal suo compagno (LEGGI ANCHE: FA SESSO COL SUO CANE E FINISCE IN TRIBUNALE).
Purtroppo gli episodi di zooerastia sono sempre più in aumento, in tutto il mondo e anche l’Italia rientra nel novero dei Paesi in cui si sono registrati episodi del genere (LEGGI ANCHE SCANDALO: PASTORE FA SESSO CON UN’ASINA e SESSO CON ANIMALI: UN CASO DI PERVERSIONE SENZA PRECEDENTI IN ITALIA). Per quanto si cerchi di arginare e contrastare tali fenomeni con pene severe, tuttavia resta difficile individuare tutti i casi di psicopatologie sessuali che hanno come vittime gli animali.
Photo Credits: Twitter