Avete pensato di regalare un coniglio per Natale? Cinzia Sona de La voce dei conigli ci spiega perché non farlo nella nostra intervista esclusiva
Arriva Natale e, spesso, si pensa che un animale possa essere il regalo perfetto per un bimbo. Soprattutto se non si ha molta dimestichezza con i 4 zampe. Inoltre, c’è chi al cane o al gatto preferisce un coniglio, perché crede possa rappresentare la giusta via di mezzo. Li si considera pelosi poco impegnativi e che non hanno bisogno di molto. Ma non c’è nulla di più sbagliato. Ce lo spiega nella nostra intervista Cinzia Sona, de La voce dei conigli (LEGGI ANCHE: CINZIA SONA, LA VOCE DEI CONIGLI:”DI QUESTI ANIMALI SI PARLA POCO, MA SONO TANTISSIMI”).
Cinzia, in questo periodo molti bambini chiedono a “Babbo Natale” un animale domestico e, a volte, i genitori credono che prendere loro un coniglio sia meno impegnativo di un cane o un gatto. Vista la tua esperienza, cosa consiglieresti?
Il consiglio è di non regalare un coniglio solo perché lo vuole il bambino, ma di informarsi bene prima ed essere consapevoli di tutto l’impegno che serve per farlo vivere bene e libero. Il coniglio, inoltre, non è adatto ai bambini piccoli avendo un ossatura molto fragile basta una caduta o una presa sbagliata per causare gravissimi danni all’animale. Non di rado vediamo conigli con la spina dorsale spezzata a causa del maneggiamento sbagliato di bambini. La maggior parte dei conigli che noi come associazione raccogliamo sono frutto di “acquisti non consapevoli”, troppo spesso ci si porta a casa animali di cui non si conoscono bene le reali necessità.
E poi a questi animali che succede?
Spesso, ad esempio, le persone abbandonano il coniglio verso i 5-6 mesi di età, che è il momento dello sviluppo in cui l’animale comincia a marcare con feci e urina il territorio e diventare aggressivo. Basterebbe sterilizzare l’animale per risolvere tutto, ma i proprietari non lo sanno. Veniamo contattati da persone che ci dicono di non riuscire a gestire l’animale o che per loro pagare la sterilizzazione o altri interventi chirurgici è una spesa che non possono (o non vogliono) affrontare, così purtroppo sia per ignoranza o per non voler spendere soldi le persone decidono di abbandonarlo se va “bene”. Se va male lo chiudono in gabbia in garage e se ne dimenticano, lasciando il coniglio a morire lentamente. Il coniglio è un animale estremamente delicato e molto più impegnativo di un cane o un gatto. C’è chi crede lo considera come un criceto, ma nessun animale può vivere in gabbia e a “bassa manutenzione”, niente di più sbagliato!
Come dovrebbe vivere un coniglio?
Libero 24 ore su 24, al contrario di quello che molti pensano la gabbia non dovrebbe proprio esistere, tenere un coniglio in gabbia equivale a maltrattarlo sia fisicamente che psicologicamente. Un animale libero, invece, saprà interagire con noi e stupirci ogni giorno. Senza contare che sono bestiole che necessitano di cure veterinarie spesso costose, vanno vaccinati, sterilizzati, devono mangiare tanto fieno e verdure (quindi attenzione se qualcuno in casa ha allergie al fieno…) e il veterinario deve essere esperto in esotici, per cui magari c’è da fare anche molta strada per mettersi nelle mani di un vero esperto.
In base alla tua esperienza, gli animali in senso generale possono essere un regalo di Natale?
Un animale è una vita, non un peluche da mettere sotto l’albero. Il rischio è che poi, dopo qualche mese, ci si accorga che l’animale, qualunque esso sia, è un grande impegno sia dal punto di vista di gestione casalinga che dal punto di vista veterinario.
Se dopo un’attenta analisi qualcuno volesse prendere un coniglio in casa quali sono le cose che devono sapere?
Fortunatamente oggi grazie ad internet si trovano molti siti informativi che spiegano bene come si gestisce correttamente un coniglio e quali sono le sue necessità. Avere un coniglio per casa ovviamente richiede spesso di dover apportare delle modifiche come ad esempio coprire i fili elettrici e spostare oggetti, tende o tappeti per evitare che possa rosicchiarli e quindi evitare problemi di salute. Una volta apportati questi accorgimenti potremmo stare tranquilli e goderci il coniglietto libero per casa. Se siamo fortunati, il coniglietto può vivere fino ed oltre i 10 anni. Oltre alla gestione quotidiana, poi, bisogna anche pensare a quando si va in vacanza e organizzarsi in maniera di non abbandonare l’animale. Solo se si è consapevoli di tutto questo potrà godere in pieno della meravigliosa convivenza con questi animali speciali.
Per chi è consapevole, quindi, meglio adottare o comprare?
Adottare sempre! Qualsiasi animale va adottato e non comprato. Noi siamo un’associazione che ogni anno recupera, cura e fa adottare circa 100 conigli. Non ha più senso comprare animali ed alimentare il commercio. Molti non riflettono sul fatto che i cuccioli di conigli in vendita arrivano dallo sfruttamento e sofferenza di altri conigli, coniglie tenute in gabbia una vita ed ingravidate fino allo sfinimento. Ci è capitato di recuperare “fattrici” in condizioni pietose. Per non parlare di centinaia di cuccioli strappati alla madre troppo presto per essere venduti piccoli, ma per questi cuccioli nella maggior parte dei casi sopraggiunge la morte per mancanza di anticorpi. Sono tantissime le mail che riceviamo di persone amareggiate che hanno comprato un coniglio e che è morto dopo qualche giorno. L’unico modo per fermare questo commercio di morte è smettere di comprare animali. Affidatevi alle associazioni o cercate annunci di privati che cedono il loro coniglio: se ne trovano ovunque. Non comprate, non pagate una vita… quest’anno decidete di adottare, è il più grande dono d’amore che possiate fare a voi e agli animali!
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