In una scuola di Udine dei ragazzi hanno trovato una tortora in difficoltà e la loro professoressa l’ha uccisa pestandola davanti agli occhi increduli degli alunni.
Non maltrattare gli animali è un messaggio che andrebbe impartito nelle scuole sin dall’infanzia, ma può capitare che siano gli stessi insegnanti a non dare il buon esempio ed anzi a macchiarsi di crimini orribili, com’è accaduto in una scuola a Udine. Durante l’ora di ricreazione dei ragazzini hanno trovato nel giardino una tortora ferita e hanno chiamato la loro insegnante, probabilmente nell’intento di salvarla. Mai si sarebbero aspettati ciò che avrebbe fatto la loro docente, che, senza esitazione, ha ucciso la tortora schiacciandola con un piede, lasciando impietriti i tutti i suoi allievi.
Il gesto scellerato dell’insegnante ha avuto delle conseguenze, infatti, alcuni genitori hanno chiesto spiegazioni sull’accaduto al dirigente scolastico, che si è attivato per intraprendere dei provvedimenti disciplinari in merito al gravissimo gesto di violenza, reso ancor più grave dal fatto che sia stato messo in atto nell’esercizio della sua carica e in presenza di minorenni. Anche la LNDC (Lega Nazionale Difesa del Cane) è intervenuta per denunciare l’incomprensibile sopruso compiuto nei confronti di un animale indifeso e per di più compiuto dinanzi a dei ragazzini, che sicuramente ne riporteranno un trauma.
Il Presidente della LNDC, Piera Rosati ha riferito: È una cosa sconvolgente ed aggravata da una insensata crudeltà. La tortorella era in difficoltà e questa persona l’ha schiacciata e calpestata uccidendolo sul colpo. Bisogna ricordare al dirigente scolastico che il gesto criminale commesso dall’insegnante è un vero e proprio atto criminale che rappresenta a tutti gli effetti un reato e come tale va prontamente denunciato. In un Paese in cui la violenza sugli animali è ormai all’ordine del giorno non si possono sottovalutare episodi simili, soprattutto se a causa di un docente, gli alunni possono captare un messaggio errato sul rispetto degli animali. Per questo motivo la LNDC è più che decisa ad intervenire in sede giudiziaria.
La Lega Nazionale Difesa del Cane intende farsi valere in sede giudiziaria per denunciare il diritto alla vita degli animali contro gesti scellerati come quello in questione attraverso il quale l’esistenza di altri essere viene calpestata – ha affermato il Presidente della LNDC – Ci si arroga di compiere atti indiscriminati come uccidere un uccello indifeso in nome di una presunta superiorità intellettuale. Al dirigente scolastico chiediamo: Ma come può essere in grado di insegnare qualcosa chi compie una atrocità del genere? Per di più davanti ai suoi alunni giovanissimi. Auspichiamo un pronto allontanamento dalla scuola per chi denota crudeltà. I cattivi maestri sono da espellere.
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