Un cercatore di tartufi è stato colto da infarto ed è morto nei boschi. Il suo cane ha guidato i soccorritori verso il suo corpo.
A Sant’Angelo in Vado, in provincia di Pesaro, un uomo di 78 anni è morto mentre era in cerca di tartufi. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato in un bosco del demanio forestale in una zona compresa tra Ca’ Munciero e Case Ferri, grazie al suo cane, che è andato a chiedere aiuto ed ha condotto i soccorritori nell’impervio percorso. Pensionato ed ex agricoltore, l’uomo da sempre era solito esplorare i boschi col suo cane per perlustrare le tartufaie. Come tutti sanno, la cerca del tartufo senza cane è vietata, perché solo i cani riescono a trovarli col loro fiuto senza danneggiare le zone dove crescono.
Ogni razza di cane può essere addestrata per cercare tartufi, ma una delle più utilizzate per questo compiuto è il Lagotto Romagnolo, l’unico ad essere esplicitamente indicato come “cane da tartufo” nello standard di razza. Una volta che l’animale ha puntato il tartufo e ha iniziato a scavare, il tartufaio deve essere tempestivo nel fermarlo e proseguire lo scavo con l’apposito vanghetto e, dopo aver prelevato il tartufo, deve ricoprire la buca con la stessa terra per non danneggiare la tartufaia. Si tratta di un hobby che richiede dunque grande conoscenza tecnica e molto impegno, come tutte le vere passioni. Ed è a questa passione che l’uomo non ha saputo resistere, avventurandosi ancora una volta nei boschi col suo cane, ma purtroppo il destino ha fatto la sua parte e l’uomo è stato colto da un malore e poi è morto.
Non vedendolo rientrare, il fratello, preoccupato, aveva lanciato l’allarme e sono state allertate le forze dell’ordine per organizzare le prime ricerche. Grazie all’intervento del Corpo Forestale, è stato possibile accedere a una zona solitamente chiusa ai mezzi motorizzati. Le Guardie Forestali della Caserma di Mercatello sul Metauro sul loro cammino hanno trovato prima il cane, che, si è subito diretto verso di loro, dando chiari segnali di allarme e ha iniziato a guidarli verso il corpo del proprietario, ma purtroppo era troppo tardi e per l’uomo non c’è stato nulla da fare. La causa della morte potrebbe essere un infarto, essendo l’uomo un cardiopatico.
Le operazioni di recupero del corpo sono state complesse, anche per un cedimento del terreno dovuto alle piogge dei giorni scorsi, per le quali è stato necessario l’intervento anche dei Vigili del Fuoco di Macerata Feltria e un’autoambulanza. Un’altra autoambulanza è stata necessaria anche per il fratello della vittima che ha accusato a sua volta un malore per lo shock. Senza l’ausilio del suo cane sarebbe stato impossibile individuare il punto esatto in cui si trovava il corpo.
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