Un episodio clamoroso di sfruttamento di animali a scopo di perversione si è verificato in Australia, dove una donna, dopo aver ripetutamente abusato del suo cane, è finita in Tribunale.
A Brisbane, in Australia, una donna di 27 anni, dopo aver ripetutamente fatto sesso col suo cane, è stata sottoposta a un processo. Le immagini che hanno portato all’identificazione e poi all’accusa della donna, erano state riprese con uno Smartphone dal suo ragazzo e i due erano già stati attenzionati dalla Polizia per spaccio di droga. Nel corso di alcune indagini sono stati scoperti i filmati archiviati sul telefonino che hanno inequivocabilmente incolpato la ragazza, la quale, dopo un processo abbreviato, è riuscita ad evitare il carcere, ma al momento è in libertà vigilata e avrà l’obbligo di sottoporsi a delle cure presso centri psichiatrici specialistici. La donna è letteralmente crollata dinnanzi ai giudici, scoppiando in lacrime e dichiarandosi pentita: Questa vicenda ha rovinato la mia vita. Mi dispiace molto per quello che ho fatto.
Oltre alle conseguenze penali per aver abusato del suo pitbull, la donna di sicuro ora pagherà anche lo scotto della sua reputazione macchiata per sempre da una simile azione contro natura. Purtroppo non è il primo caso di zooerastia (LEGGI ANCHE SCANDALO: PASTORE FA SESSO CON UN’ASINA e SESSO CON ANIMALI: UN CASO DI PERVERSIONE SENZA PRECEDENTI IN ITALIA) e questa forma di psicopatologia sessuale è un fenomeno difficile da monitorare. Si tratta di disturbo sessuale che induce a mettere in pratica la fantasia di accoppiarsi con un essere non consenziente ma sottomesso, come l’animale.
Ma cosa accade esattamente nella mente di chi pratica la zooerastia? Secondo il Prof. Carlo Rosso, psichiatra e docente di psicopatologia sessuale presso l’Università di Torino: Alcune dinamiche sottese alla zoofilia possono essere la volontà di superare ogni limite e di porsi in una dimensione dove tutto è possibile, oppure inserirsi in uno scenario sadomasochistico in cui l’atto di avere un rapporto sessuale con un animale è percepito come degradante e umiliante e, pertanto, eccitante. È possibile riscontrare pratiche zoofile in quelle persone, spesso donne, che non sono in grado di operare una corretta distinzione tra ambito affettivo e sessuale. Oppure possono essere il riflesso di un eccessivo bisogno di sessualità che può rivolgersi in modo indifferenziato verso uomini, donne e anche animali. Insomma le strade che possono condurre alla messa in atto del comportamento deviante zoofilo sono diverse.
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