“Striscia la Notizia”, nella puntata del 15 novembre 2016, ha dedicato un servizio alle nutrie, promuovendo, con l’Associazione Gaia Animali & Ambiente, la sterilizzazione come metodo alternativo all’eradicazione.
Le nutrie sono state protagoniste del servizio di apertura della puntata del 15 novembre di Striscia la Notizia. L’inviata Chiara Squaglia ha “toccato con mano” la loro presenza nel quartiere ed ha spiegato che la Regione Lombardia ha approvato un nuovo piano di eradicazione dal costo di 300.000 euro. Intervistato da Striscia, il Presidente di Gaia Animali & Ambiente, Edgar Meyer, ha spiegato che sono 20 anni che la Regione (e prima la Provincia di Milano) promuove piani di eradicazione, ovvero di sterminio, delle nutrie. Soldi buttati via, perché questi piani costosissimi e cruenti hanno dato risultati pari a zero.
Meglio, sia dal punto di vista etico che da quello economico, la sterilizzazione. Lo ha spiegato anche il veterinario Gerard Mangiagalli: Abbiamo fatto già dal 2010 uno studio sulla sterilizzazione delle nutrie, che è un intervento che può essere praticato da moltissimi veterinari già presenti sul territorio. Sicuramente costa molto meno all’amministrazione comunale sterilizzare una nutria piuttosto che ingaggiare delle persone che si propongono per abbatterle. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Sindaco di Segrate, Paolo Micheli, che ha dichiarato: Siamo d’accordo sulla sterilizzazione, meglio dell’eradicazione.
La nutria non è un animale assetato di sangue – ha spiegato Edgar Meyer a chi ne ha timore – È un animale vegetariano, molto timido e schivo. Non è aggressivo: se avvicinato, scappa. È una preda, non un predatore: la sua strategia di difesa è la fuga. Non esistono in letteratura scientifica esempi di attacchi di nutrie all’uomo. Insomma la nutria è simile, per comportamento, a un coniglietto selvatico. Non solo. Non vi è nulla da temere neppure dal punto di vista igienico-sanitario. La nutria non è portatrice primaria di patologie, come rivelano gli studi degli Istituti zooprofilattici. La nutria, inoltre, non è un topo. Fa parte della famiglia Myocastoridae: è un Myocastor coypus, cioè un piccolo castoro.
Paradossalmente abbiamo più da temere dal nostro vicino di ufficio o di casa, che ci può attaccare influenza, tosse, mal di gola, che da una nutria . Sono animali totalmente inoffensivi. Se si vuole controllare la loro crescita – prosegue l’ecologista – sarebbe bene investire in ricerca i soldi che le istituzioni hanno finora buttato via nei tentativi falliti di sterminio. La sterilizzazione chirurgica stabilizza la popolazione. E ha dimostrato di funzionare.
Siamo volentieri a disposizione di tutti i Comuni e delle Regioni per fornire soluzioni alternative alle fucilate e all’uccisione con gas (come facevano i nazisti nei campi di concentramento, e che è il destino attuale delle nutrie catturate) – ha concluso Meyer – Forniamo volentieri i nominativi dei veterinari già esperti, e siamo a disposizione per studi seri sul controllo demografico. Per una convivenza equilibrata e pacifica, non sanguinaria, con gli altri animali, che sono anche loro ospiti del pianeta Terra, come noi.
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