Ha suscitato grande scandalo la sentenza che ha assolto l’assassino del cane Spike, il cane seviziato e bruciato vivo nel 2014 a Pozzuoli, in provincia di Napoli.
Era stato bruciato vivo dopo essere stato massacrato a picconate. È la terribile sorte che è toccata a Spike, un cane ucciso barbaramente e senza alcun motivo nel 2014. Il responsabile di questo empio gesto è stato sottoposto a un processo ed è stato assolto per insufficienza di prove, perché il testimone oculare della vicenda ha ritrattato la sua versione. Un verdetto che sconvolge e genera indignazione assoluta, rafforzando un crescente senso di impotenza e di ingiustizia.
L’uccisione di Spike a Pozzuoli avvenuta il 6 luglio 2014 aveva indignato l’intera opinione pubblica di tutta Italia. Fu organizzata una imponente manifestazione a cui presero parte anche gli abitanti dello stesso rione dell’assassino denunciato non solo da noi ma anche dall’Amministrazione locale. Amministrazione che ha dato un segno evidente di condanna costituendosi parte civile. Purtroppo tutto questo non è bastato, il teste ha ritrattato e l’assassino è stato assolto – ha dichiarato il Presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli.
Purtroppo anche questo caso resterà impunito e questo è ciò che più sconvolge l’opinione pubblica. Troppo spesso i responsabili di maltrattamenti e reati commessi contro gli animali non subiscono le giuste condanne, per un vuoto legislativo che da tempo viene denunciato. Per contro, lo sdegno generale sale sempre di più e si fa sempre più pressante la necessità di una modifica alla normativa attualmente vigore, come proposto dall’Onorevole Michela Brambilla (VITTORIA BRAMBILLA PORTA IN PARLAMENTO IL PRIMO CANE DELLA STORIA DELLA REPUBBLICA e MICHELA VITTORIA BRAMBILLA: IL DIRITTO ALLA VITA DEGLI ANIMALI È INDISSOLUBILE).
Il caso di Spike si unisce tristemente alla lunga lista di animali vittime della crudeltà umana, quali il cane Angelo e la piccola Pilù ed è proprio per far sì che tali crimini non restino più impuniti che il prossimo 26 novembre è prevista una grande manifestazione nazionale a Sangineto, a cui parteciperanno animalisti provenienti da ogni parte d’Italia, per chiedere giustizia, soprattutto attraverso sostanziali modifiche della legge attualmente in vigore. In onore di Spike e di tutti altri esseri innocenti che hanno perso la vita per la crudeltà dell’uomo, gli organizzatori dell’evento hanno modificato il nome da “Giustizia per Angelo” a “Giustizia per Angelo, Spike, Pilù e…”