Pizza è il nome dell’orso polare esposto in un acquario nel centro commerciale Grandview Shopping Mall in Cina. Pizza è rinchiuso in una gabbia di vetro priva di luce naturale ed è l’orso più triste del mondo. Una petizione mondiale ha raccolto circa un milione di firme per traferirlo in un luogo più adatto.
Nel centro commerciale Grandview Shopping Mall di Guangzhou, nel Sud della Cina, è rinchiuso in una gabbia di vetro senza luce naturale un orso polare di nome Pizza, un nome inusuale e quasi irriverente per un animale il cui habitat naturale è il Mar Glaciale Artico. L’orso è stato messo lì come attrazione per gli avventori del centro commerciale, senza alcun rispetto della sua natura e della sua dignità e, men che mai della sua sofferenza, chiaramente manifesta a chiunque si soffermi a guardarlo. In un video reso noto dall’Humane Society International si vede il tristissimo orso mostrare chiari segni di frustrazione, come lo scuotere continuo della testa, l’andare avanti e indietro in modo ripetitivo e il fiutare il mondo esterno da una presa d’aria.
Pizza è praticamente prigioniero di un mondo di plastica, in cui è condannato ad una solitudine alienante. Il suo sguardo racconta tutto della violenza dell’uomo sulla natura. Quello sguardo arriva dritto al cuore di chi si batte da sempre per i diritti animali e da tutto il mondo si leva ormai unanime un coro di protesta per le condizioni in cui vive l’animale e in molti si sono mobilitati per porre fine alla sua prigionia, da ogni parte del globo. Circa cinquanta gruppi animalisti cinesi, in una lettera aperta, hanno chiesto al governatore di Guangzhou, Zhu Xiaodan di chiudere l’acquario all’interno del centro commerciale, nel quale sono confinati altre 500 specie di animali quali: balene beluga, trichechi e una volpe artica, anch’essi sottratti al loro habitat.
La Humane Society International, insieme alla NATO Free Foundation e Care2, con una petizione online, ha raccolto 500.000 firme per chiudere definitivamente le strutture del Grandview Aquarium, che, sommate ai risultati della petizione precedentemente lanciata dalla Animals Asia Foundation, hanno permesso di raggiungere un totale di circa un milione di firmatari. Il mese scorso lo Yorkshire Wildlife Park del Regno Unito aveva proposto alle autorità cinesi di traferire l’orso nel proprio parco, mettendo a sua a disposizione un’ampia area di 10 acri, ma l’offerta è stata respinta. Forse sono troppi gli interessi a continuare a tenere il povero orso lì a soffrire sotto gli occhi indifferenti di chi pensa solo a scattare selfie, noncurante di cosa possa significare per un animale come lui vivere in quello stato.
La Capital Animal Welfare Association ha dichiarato: Il modo spaventosamente inadeguato in cui questo orso polare è tenuto al Grandview è una macchia vergognosa per la Cina che deve essere prontamente eliminata. Un centro commerciale non è un posto dove poter tenere animali selvatici. Pizza non potrà mai essere rilasciato nella natura, ma gli operatori del centro commerciale dovrebbero fargli vivere il resto dei suoi giorni in una struttura dove può respirare aria fresca e vedere la luce del sole. Se è stato deciso che non lascerà la Cina, cerchiamo almeno di trovargli una casa migliore, ma non possiamo stare a guardare e lasciare che questo splendido orso si lasci morire in quello stato di depressione.
Si tratta dell’ennesimo caso in cui il benessere degli animali viene compromesso per il mero divertimento delle persone, che spesso dimenticano quali siano i loro veri bisogni. Molti animali come Pizza sono tenuti in condizioni assolutamente inadatte alla loro specie e costretti a vivere tutta la vita in spazi angusti, isolati dai propri simili, in uno stato di abbrutimento fisico e mentale, oltraggiati nella loro dignità e nella loro natura. È ora di dire basta a tutto questo.
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