Una nuova ricerca americana sta facendo impazzire i proprietari di cani: secondo alcuni scienziati, infatti, i loro baci sarebbero molto pericolosi per l’uomo, per altri invece sarebbero quasi un toccasana
Non c’è pace per cani e proprietari. Almeno nel mondo scientifico, dove fin troppo spesso le ricerche sui comportamenti o sulla salute di uomini e animali si susseguono e si smentiscono in continuazione. È certamente il caso del problema “baci dei cani” che secondo un nuovissimo studio sarebbero addirittura pericolosi, tanto che nessun essere umano dovrebbe lasciarsi leccare dal proprio cucciolone, soprattutto sul viso. A dirlo è il professor Neilanjan Nandi della Drexel University Medicine di Philadelphia, il quale ha nello specifico affermato che “la bocca degli animali è un enorme contenitore di batteri, virus e lieviti”.
Questo perché il muso del cane è molto spesso a contatto con il pavimento o comunque con il suolo. I pelosi sono soliti testare con la lingua qualsiasi cosa si trovino davanti, senza alcuna distinzione e, può capitare, che tra le varie cose leccate ci siano anche feci e carcasse. Stando a Nandi, quindi, lasciandosi baciare un proprietario potrebbe incorrere nel rischio di contrarre diverse infezioni, tra queste salmonella, escherichia coli e tante altre patologie gastrointestinali. È inoltre opportuno precisare, come scrive il sito www.newsitaliane.it, che nella saliva del cane sono contenute proteine utili a disinfettare le loro ferite, ma allo stesso tempo anche organismi specifici dei cani che l’uomo non è assolutamente in grado di tollerare o di combattere. Stessa cosa suggeriva qualche tempo fa anche una ricerca britannica (LEGGI ANCHE: I BACI DEI CANI FANNO STARE BENE? NO SECONDO UNO STUDIO INGLESE).
Ma, per fortuna verrebbe da dire, c’è anche chi non la pensa così (LEGGI ANCHE: I BACI DEI CANI FANNI BENE AGLI UMANI). Secondo Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano e direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi, baciare un cane sarebbe meno rischioso di baciare una persona in quanto “la trasmissione di malattie che riguardano gli uomini è ben più facilitata perché il nostro corpo è predisposto”. Pregliasco ha poi continuato così: “la cute del padrone è una barriera inespugnabile. La trasmissione può avvenire quando la lingua del cane o del gatto tocca le mucose presenti negli occhi, nel naso e nella bocca di una persona”.
Qualunque sia la vostra posizione in merito, va detto, che per evitare di correre rischi è bene seguire alcune regole. Ad esempio è giusto vaccinare Fido (e Micio), sverminare i cuccioli, e dopo aver giocato con i pelosi è sempre bene lavarsi le mani con il sapone. Difficilmente, se si prendono questi accorgimenti, un batterio presente sul muso dell’animale può rappresentare una minaccia per una persona sana.
Anche perché, come ha detto un’altra dottoressa, Maddalena Lettino, responsabile dell’Unità operativa di cardiologia dello scompenso di Humanitas: “Cane o gatto che sia, avere un piccolo animale domestico aiuta a ridurre il rischio di infarto perché rappresenta un concentrato di affettività e gratificazione“, e questo soprattutto per le persone anziane. Insomma, anche questa volta la scienza non sembra indicare una sola strada… e voi cosa ne pensate?
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