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Cagnetta torturata per mesi: nessuno poteva immaginare chi fosse l’artefice degli abusi…

Una Cavalier King è stata vittima di abusi da parte del compagno della sua proprietaria. Le ustionava la testa con dell’olio bollente e le ha spezzato sette costole. Fortunatamente l’uomo è stato scoperto in tempo e condannato a 4 mesi di carcere.

Non c’è alcun dubbio, l’essere umano non conosce limiti alla violenza, in particolare sugli animali, che troppo spesso diventano le vittime perfette su cui sfogare frustrazioni e perversioni, come è accaduto a Daisy, una femmina di Cavalier King che è stata maltrattata per mesi dal compagno della sua proprietaria. L’uomo le ha procurato delle ustioni al 3% della testa e in altre parti del corpo versandole addosso dell’olio bollente. La cagnolina ha inoltre subito una frattura dell’osso pelvico e ha sette costole spezzate.

La proprietaria di Daisy, resasi conto dello stato della cagnetta, ha deciso di rivolgersi al veterinario, che ha subito compreso la causa di quei danni. L’aguzzino già in passato aveva portato la cagnetta dal veterinario con le ossa spezzate, raccontando di averle procurato involontariamente delle fratture per difenderla dall’attacco di un altro cane, mentre in un’altra occasione aveva spiegato di averla investita facendo una manovra senza rendersene conto; le stesse giustificazioni addotte in sede di processo dopo essere stato denunciato.

Il responsabile dell’accaduto ha sempre negato di aver torturato la cagnolina, mentre i veterinari hanno confermato che non vi è ombra di dubbio che le ustioni siano state provocate dalla mano dell’uomo, anche per le reazioni che aveva la cagnetta in sua presenza. La piccola Daisy era terrorizzata, tremava impaurita quando vedeva l’uomo e si urinava addosso dalla pauraha riferito in Tribunale la veterinaria che ha denunciato la vicenda, che non ha mai creduto alle inutili giustificazioni dell’uomo, condannato successivamente a quattro mesi di carcere e interdetto per quindici anni dalla possibilità di accudire un animale.

Si spera che torture simili non si ripetano in futuro e che questa vicenda serva a far riflettere su quanto sia importante affidare il proprio animale domestico a persone di cui ci si possa fidare ciecamente.

Photo Credits: Twitter/YouTube

 

Redazione

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