Oggi è la giornata nazionale dei cani guida. Un giorno per ricordare la loro importante funzione sociale con iniziative su tutto il territorio nazionale.
Si celebra il 16 ottobre 2016 la Giornata Nazionale dei Cani Guida, “veri compagni di libertà” per le persone ipovedenti o non vedenti. Troppo spesso l’ingresso ai cani guida è vietato nei luoghi pubblici, nei taxi e negli autobus e spesso anche in strutture alberghiere. Tutti ricorderanno il recente caso di Rimini (LEGGI ANCHE NON VEDENTE RIFIUTATA IN HOTEL PER IL SUO CANE GUIDA: INFURIA LA POLEMICA) che ha visto come protagonista una signora a cui è stata rifiutata una prenotazione alberghiera perché il suo cane guida non era gradito. Ogni rifiuto è una violazione dei nostri diritti umani basilari – ha affermato Mario Barbuto, Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, che ha fortemente voluto questa giornata, giunta quest’anno alla sua decima edizione, una delle tante le iniziative per ribadire il concetto che il cane e il suo padrone devono essere “liberi di andare insieme” ovunque.
Tutelare questa libertà significa garantire il diritto di andare con i nostri cani ovunque: ristoranti, alberghi, mezzi di trasporto, scale mobili, ma anche cinema e teatri, luoghi di culto – ha spiegato Barbuto – A questi diritti non potremo mai rinunciare e sarà nostro dovere difenderli in ogni sede e con ogni mezzo. Tra l’altro un giorno sì e l’altro anche, ci vengono raccontati nuovi episodi di discriminazione, una volta per quanto riguarda l’accesso ai luoghi di lavoro, un’altra nei luoghi di culto, e così via. È così difficile capire che il cane guida deve poter accompagnare il disabile visivo ovunque vada?
Secondo l’UICI: Ogni rifiuto ha un impatto negativo sull’autostima della persona coinvolta, visto che, quando si rifiuta una l’accoglienza di una persona non vedente accompagnata dal proprio cane guida, è la persona ad essere rifiutata, insieme al suo cane. E questo rifiuto comporta sempre un danno morale nei confronti della persona che si vede rifiutata. Dunque, non si tratta di una discriminazione solo verso i cani, ma anche verso le persone, denunciata lo scorso anno anche da una grande campagna di sensibilizzazione lanciata dall’Associazione Blindsight Project, che poneva il quesito: Rinuncereste a camminare ad occhi aperti perchè a qualcuno dà fastidio il vostro sguardo? Insieme all’AILA (Associazione Italiana Lotta agli Abusi), la Onlus Blindsight aveva messo a disposizione anche un servizio di assistenza legale, rafforzato dal contributo dell’UICI.
Come Unione siamo impegnati a denunciare ogni discriminazione che viene perpetrata nei confronti di una persona cieca e del suo cane guida – ha dichiara Elena Ferroni, coordinatrice della Commissione Nazionale Cani Guida dell’Unione – Perciò chiediamo a tutti coloro che ricevono un rifiuto di contattarci e di raccontarci quanto loro accaduto all’indirizzo caniguida@uiciechi.it. Dal momento in cui esiste una normativa precisa, formalizzata dalla Legge n. 37/1974, aggiornata poi con la Legge 60/2006, secondo cui “il cieco con il cane guida può entrare in tutti i luoghi aperti al pubblico”, chi si rifiuta di accettare i cani guida può essere anche perseguito legalmente e l’impegno dell’UICI è finalizzato a far rispettare la legge sempre, ovunque e comunque.
Tantissime le città che aderiscono all’iniziativa su tutto il territorio nazionale: Bergamo, Bologna, Campobasso, Catanzaro, Como, Cremona, Genova, Lucca, Modena, Napoli, Palermo, Pesaro, Roma, Reggio Emilia, Treviso, Varese e Venezia. La sezione provinciale dell’UICI di Roma ha organizza una passeggiata per le vie del centro città il 17 ottobre 2016, con partenza alle ore 9,30 dalla sede di Via Mentana 2, fino a Piazza del Campidoglio, dove è previsto un incontro con le autorità. I partecipanti sfileranno per le vie della città con il proprio cane guida per rivendicare il diritto alla loro libertà ed abolire ogni forma di discriminazione.
Il cane guida, oltre ad essere un amico impagabile, è anche un ausilio insostituibile per la mobilità del non vedente – ha affermato il Presidente della Sezione di Roma dell’Unione, Giuliano Frittelli – Purtroppo, a volte, questa realtà non è sufficientemente conosciuta e accolta, per questo riteniamo che questo momento di incontro con la cittadinanza lungo il percorso e, poi al termine con le rappresentanze istituzionali, possa essere un momento di fondamentale sensibilizzazione della città.
Photo Credits: Twitter
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