Graf è il primo gatto alpinista della storia che, insieme ad Andrey Ostanin, ha tentato di scalare la vetta più altra d’Europa: il Monte Elbrus.
Sono molte le storie di gatti che hanno conquistato dei record o che hanno ricoperto delle cariche particolari e inusuali per il mondo felino (LEGGI ANCHE IL PRIMO GATTO POLIZIOTTO DELLA STORIA e GLADSTONE: IL GATTO MINISTRO CHE HA CONQUISTATO IL WEB) e di gatti coraggiosi (LEGGI ANCHE UN GATTO MOLTO CORAGGIOSO…), ma non si era mai sentito un gatto in grado di scalare le montagne, sebbene molti gatti amino la montagna ed alcuni sono dei veri e propri eroi, come il gattino che nello scorso agosto ha salvato uno sciatore in Svizzera (LEGGI ANCHE LA CURIOSA VICENDA DEL GATTO-EROE CHE SALVA UNO SCIATORE CHE SI ERA PERSO TRA LE MONTAGNE).
A sfidare il record di altura ci ha provato Graf, il gatto dell’alpinista russo Andrey Ostanin addestrato ad abituarsi alle condizioni alpine per tentare un’impresa unica nel suo genere: scalare il Monte Elbrus, la montagna più alta d’Europa, sulla catena del Caucaso, al confine tra Russia e Georgia. Un progetto molto ambizioso, purtroppo reso impossibile da una tempesta, che ha impedito che i due riuscissero a raggiungere la vetta, sebbene vi fossero arrivati molto vicino. Tuttavia, malgrado l’ostacolo creato dalle condizioni climatiche avverse, si è trattato di un’avventura senza precedenti, perché mai prima un felino era giunto ad un’altezza di 5.642 metri d’altezza.
Ostanin ha raccontato che l’idea di scalare la montagna con il suo gatto gli è venuta quando ha sentito la storia di un gatto che aveva conquistato l’Himalaya. Questo è il motivo per cui ho deciso di fare questo viaggio insieme a Graf, per farlo diventare il primo gatto alpinista – ha affermato – Ero preoccupato che Graf avrebbe potuto soffrire di mancanza di ossigeno, ma non ha mai mostrato segni di mal di montagna. La maggior parte del viaggio l’ha affrontata all’interno dello zaino. E quando voleva sgranchirsi le gambe c’era il guinzaglio di sicurezza. Durante le notti più fredde lo tenevo stretto a me. Tuttavia, Graf non apprezzava e continuava a cercare di uscire dal sacco a pelo.
La spedizione è partita dalla città di Nizhny Tagil e, per poter affrontare l’impresa, il gatto era coperto con uno speciale termo-vestito. Tutto sarebbe andato per il meglio, se non fosse stato per la tempesta sopraggiunta all’improvviso: Abbiamo perso un thermos e siamo rimasti solo con una bottiglia d’acqua. Ci avremmo messo altre 12 ore per raggiungere la vetta, ma saremmo potuti finire in grave disidratazione. Allora ho deciso di abbandonare – ha raccontato Ostanin, che, dopo la rinuncia forzata al suo grande sogno, ha deciso di dedicarsi dei giorni di vacanza insieme al suo compagno d’avventure a quattro zampe.
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