%E2%80%9CL%E2%80%99esperto+risponde%E2%80%9D%3A+la+Psittacosi%2C+una+malattia+temibile+anche+per+l%26%238217%3Buomo
velvetpetsit
/2016/10/05/la-psittacosi-una-malattia-dei-volatili/amp/
Categories: Addestramento

“L’esperto risponde”: la Psittacosi, una malattia temibile anche per l’uomo

Nella nostra rubrica settimanale “L’esperto risponde” parliamo della Psittacosi, una malattia molto diffusa tra i volatili, che può portare alla morte se non curata in tempo e che può facilmente contagiare anche l’uomo

La Psittacosi è una malattia infettiva causata dalla Chlamydophila psittaci, un batterio molto diffuso tra gli uccelli e in particolare tra i pappagalli, i canarini, i piccioni, i passeri, le anatre, le galline e i gabbiani.  Il nome deriva dal greco psittakos, che significa pappagallo, poiché questo batterio infetta soprattutto questa specie. La Chlamydia psittaci può risiedere nel tratto gastrointestinale, negli escrementi, nelle secrezioni delle vie respiratorie, nelle uova e nel piumaggio. La Psittacosi è una delle poche malattie che i volatili possono trasmettere all’uomo e, se non curata in tempo, potrebbe essere fatale. Nell’uomo causa una polmonite interstiziale con un andamento clinico molto grave, che, senza adeguate terapie comporta un’elevata possibilità di morte.

TRASMISSIONE

Tra i pappagalli la trasmissione del batterio può avvenire tramite il contatto con urine infette e secrezioni (lacrime, feci, muchi). L’uomo può contrarre la malattia semplicemente respirando le goccioline infinitesimali della sua urina, avendo un contatto con il becco o con i suoi escrementi quando vengono pulite le gabbie.

SINTOMI

È possibile che volatili come i pappagalli siano asintomatici nelle prime fasi dell’incubazione e possono essere contagiati dal batterio già mesi prima che compaiano segni evidenti della malattia quali:

Difficoltà respiratorie;

Tremori;

Secrezioni dagli occhi o dal naso;

Diarrea;

Feci colorate di varie sfumature di verde;

Perdita di peso;

Letargia e sonnolenza;

Perdita di appetito.

DIAGNOSI E CURA

È molto difficile individuare il batterio nell’animale e nell’uomo, essendo intracellulare, ossia si nasconde perfettamente tra le cellule dell’organismo. In seguito a ripetute analisi del sangue in grado di individuare il tipo di batterio, è possibile sconfiggere la malattia con una lunga cura antibiotica.

PREVENZIONE

Per questo genere di batterio non esistono dei vaccini specifici, né per i volatili, né per l’uomo. È pertanto fondamentale mantenere la massima igiene nelle gabbie ed evitare di far indebolire il volatile con frequenti spostamenti. Importante anche la corretta alimentazione, evitare il sovraffollamento della gabbia e, nel caso di più gabbie nello stesso ambiente, è necessario mantenere una distanza per evitare la contaminazione attraverso feci o altre sostanze organiche.

Photo Credits: Facebook/Twitter

 

 

 

Redazione

Recent Posts

Cosa significa il nastro giallo sul collare dei cani: attenzione a questi simboli

Il movimento del nastro giallo: mettere sul collare del cane questo colore trasmette un messaggio…

2 mesi ago

Bonus 2024 per cani, gatti e animali domestici: requisiti e quanto ti spetta

Bonus animali domestici: una novità importante iniziata nel 2024 che consente di risparmiare qualcosina per…

2 mesi ago

Perché gli squali si allontanano dalla barriera corallina: perché succede (e dove li vedremo nei prossimi anni)

Gli squali vanno via e cambiano "casa" le conseguenze del cambiamento climatico sulle barriere coralline…

2 mesi ago

Zanzare da cosa sono attratte? Non solo CO2, la nuova scoperta che cambia tutto

Da cosa sono attratte le zanzare e perché pungono proprio noi? No, non è la…

2 mesi ago

Isole Fær Øer continua il massacro dei globicefali tra le proteste di mezzo mondo

Le Isole Fær Øer sono diventate un campo di battaglia per i cetacei: inutili le…

2 mesi ago

Gli animali possono contare e parlare? Il nuovo studio: su cavalli, elefanti e scimpanzé

Animali contano e parlano: la storia di Hans il cavallo matematico e il nuovo studio…

2 mesi ago