A Roma è stata ritrovata una cagnolina legata ad un palo della fermata dell’autobus. Sono in corso le ricerche per identificare la donna che l’ha abbandonata.
Se ne stava lì, in attesa che qualcuno tornasse a prenderla, come fanno tutti i cani abbandonati; restano in attesa, per ore, giorni, a volte settimane, perché loro si fidano dell’uomo. Se ne stava lì con una felpa stretta al colpo, quasi una sorta di cappio, legata a un palo della fermata dell’autobus di via Prenestina, all’angolo con via Tor Tre Teste. Così è stata ritrovata una cagnetta meticcia, di circa un anno e mezzo a pelo raso nero con striature marroni e bianche, in seguito ad una segnalazione al 112, grazie alla quale sono intervenuti gli agenti del Commissariato Casilino che hanno subito liberato l’animale sotto shock, privo di acqua e di cibo.
I testimoni della zona hanno dichiarato di aver visto una donna abbandonare la povera cagnolina indifesa, ma al momento le sue generalità non sono note e sono ancora in corso le indagini per identificarla e per denunciarla per il reato di maltrattamento animali. Probabilmente la cagnetta è stata anche vittima di violenze prima di essere abbandonata per strada, perché all’arrivo della pattuglia ha incominciato ad agitarsi ed è diventata aggressiva con chiunque tentasse di avvicinarsi. Si è calmata solo quando gli agenti e le hanno permesso di rifocillarsi ed è grazie a loro che ha trovato una nuova famiglia che la ami realmente.
Il suo nuovo padrone, di 66 anni, si chiama Mauro Graziosi e gestisce un deposito giudiziario vicino al luogo del ritrovamento. Quando me l’hanno portata – ha raccontato il signor Graziosi – era sotto shock e non si lasciava avvicinare: comportamento tipico dei cani bastonati o maltrattati. In breve tempo la cagnetta, ribattezzata Camilla, è riuscita ad integrarsi nel suo nuovo ambiente e condivide la casa con un rottweiler e uno yorkshire.
Ognuno ha la sua cuccia e la sua razione di cibo – continua Mauro Graziosi – Ho già chiamato il veterinario per vaccinare anche Camilla e verificare se è microchippata. Io e mia moglie abbiamo sempre avuto cani e pensiamo che, se non si è capaci di amare gli animali, allora non si può voler bene neppure agli esseri umani.
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