Categories: Addestramento

“L’esperto risponde”: le piante e le erbe velenose per i cani

Per la nostra rubrica “L’esperto risponde”, questa settimana parliamo delle piante e delle erbe tossiche o velenose per i cani, un vero pericolo soprattutto per i cuccioli.

Saper riconoscere le piante velenose per i cani è molto importante, soprattutto se il nostro amico a 4 zampe vive in giardino o è solito fare lunghe passeggiate in aiuole o zone erbose. Sebbene i cani istintivamente sappiano quali sono le piante velenose, può accadere che soprattutto i cuccioli, che sono molto curiosi di esplorare tutto ciò che li circonda e, nelle aree verdi, possano venire a contatto con erbe tossiche o velenose. Ci sono particolari erbe e piante che possono essere tossiche o velenose e causare problemi alla salute o addirittura la morte del cane. Diventa dunque di fondamentale importanza, quando si va in giro con il proprio cane, soprattutto se si tratta di un cane giovane, stare molto attenti a dove mette il muso e a cosa può masticare o ingerire. Andiamo a vedere insieme quali piante ed erbe possono essere pericolose per Fido e che problematiche può causare la loro ingestione accidentale.

PIANTE DA GIARDINO

Abrus precatorius: se il cane ingerisce i semi, che contengono abrina, può presentare debolezza, perdita dell’appetito, stato febbrile e apatia.

Aloe: può dar luogo a diarrea sanguinolenta e a un incremento dell’urinazione, a causa della barbaloina presente nelle foglie.

Amarillide: tutta la pianta è velenosa per il cane e i sintomi più importanti sono vomito, diarrea e coliche; in alcuni casi, potrebbe dar luogo a crampi, alterazioni del battito cardiaco e tremori.

Anemone: può provocare problemi gastrointestinali. Si tratta di una pianta che potrebbe essere mortale, poiché, assunta in grandi quantità, causa depressione respiratoria.

Anturio: le sue foglie provocano diarrea, emorragie, vomito e difficoltà respiratorie.

Azalea: può causare intossicazione, i cui sintomi solitamente si manifestano dopo alcune ore, con vomito, coliche, diarrea, depressione, nausea, tachipnea, scialorrea e anoressia. In alcuni casi, può determinare problemi al fegato e ai reni.

Begonia: una pianta che nel suo insieme può generare intossicazioni, con gastroenteriti curabili.

Bosso: si tratta di una pianta molto tossica per i cani, che può causare nausea, dolori addominali, vomito, scialorrea e dar luogo anche a problemi respiratori e cardiaci.

Calta palustre: può generare dermatite da contatto.

Ciclamino: se ingerito può provocare vomito e diarrea e, in dosi massicce, convulsioni.

Croton: la parte tossica di questa pianta sono le foglie e il fusto. I sintomi di intossicazione sono: febbre, eczemi, vomito, coliche e diarrea sanguinolenta.

Cycas Revoluta: pianta che può causare grave intossicazione piuttosto grave, con gastroenterite emoraggica, danni epatici, insufficienza renale, coagulopatie e morte.

Dafne: può causare bruciore alla bocca, stato d’incoscienza con episodi convulsivi, diarrea sanguinolenta, coma e morte.

Dieffenbachia: le parti tossiche sono le foglie, le radici e il fusto. Solitamente i sintomi sono piuttosto gravi, ma solo se c’è tumefazione laringea. Il tuo cane potrebbe manifestare edema linguale, salivazione eccessiva, stomatite, problemi all’apparato digerente e intossicazione dei reni.

Edera: può causare nausea, diarrea, vomito, problemi respiratori, coma e morte.

Elleboro: è una pianta molto tossica che causa ipersalivazione, diarrea sanguinolenta, coliche, vomito, problemi cardiaci, paralisi e convulsioni.

Ficus: causa sintomi gastroenterici, come vomito e diarrea.

Filodendro: provoca problemi all’apparato digerente, edema linguale, stomatite, problemi ai reni e all’apparato respiratorio.

Giglio: le foglie e il bulbo possono causare intossicazione, i cui sintomi più comuni sono: vomito, perdita d’appetito e apatia.

Glicine: l’ingestione dei semi o dei baccelli, può provocare diarrea, forte vomito e dolori addominali.

Iris: può dar luogo a problemi gastroenterici.

Monstera: il contatto può causare dermatiti o edemi a labbra e lingua; inoltre, genera ipersalivazione, problemi nella deglutizione, vomito, diarrea e, a volte, emorragie da parte delle gengive.

Mughetto: è una pianta particolarmente velenosa e causa diarrea, aritmie, vomito, crampi e problemi respiratori.

Oleandro: velenoso in ogni sua parte sia per il cane che per l’uomo, può causare arresto cardiaco e decesso.

Ornitogalo: se il cane ingerisce il bulbo può manifestare vomito, perdita d’appetito, apatia, insufficienza renale ed epatica.

Rododendro: l’ingestione delle foglie causa nausea, salivazione eccessiva, depressione, vomito, diarrea, coliche e problemi renali ed epatici.

Solano: le sue bacche causano gastroenteriti emorragiche, dolori addominali e problemi neurologici.

Spatifillo: il suo stelo genera problemi gastroenterici e, in alcuni casi, provoca emorragie e problemi respiratori.

Stella di Natale (Euphorbia Pulcherrima): le sue foglie rosse possono provocare irritazione oculare, cheratiti, lacrimazione eccessiva, congiuntiviti, stomatiti, vomito, scialorrea e diarrea.

Tasso: è una pianta le cui foglie, semi legno e corteccia provocano tachicardia, bradicardia, problemi respiratori, problemi di minzione, pupille dilatate, tremori che anticipano la depressione e morte dovuta a paralisi cardiaca o respiratoria.

Tulipano: se il cane ne ingerisce i fiori, potrà avere lievi sintomi di natura gastroenterica.

Vischio: ricco di alcaloidi, provoca vomito, problemi neurologici e morte per arresto cardiocircolatorio.

PIANTE COLTIVATE

Aglio: uno spicchio può causare intossicazione, con vomito, diarrea, anemia, ittero e sangue nelle urine.

Canapa: se ingerita, causa vomito, abbassamento della temperatura, scialorrea, midriasi e nistagmo.

Cipolla: se assunta in quantità discrete, genera anemia per emolisi e sangue nelle urine.

Erba medica: può causare dermatiti da contatto

Fagiolo comune: se assunti crudi, possono dar luogo a diarrea, gastroenterite e anoressia.

Fava: provoca problemi legati all’apparato digerente, febbre, ittero, incremento del volume di fegato e milza.

Lino: può provocare crampi, vomito, tremori, modifiche del ritmo respiratorio e cardiaco.

Nicotiana: se ingerita, provoca dolori addominali, vomito, diarrea emorragica, bradicardia, problemi neurologici, ipersalivazione e letargia.

PIANTE SELVATICHE

Acetosa: se assunta dopo la fioritura delle foglie, può provocare insufficienza renale.

Alocasia (pianta orecchie di elefante): tossica per il cane in ogni sua parte. Provoca stomatite e dermatite da contatto. Alloro di montagna: è molto pericoloso. Provoca vomito, convulsioni, diarrea e ipersalivazione. (le bacche di alloro sono molto velenose).

Arum Maculatum: causa problemi cardiaci.

Atropa Belladonna: provoca tachicardia, coma, paralisi del sistema nervoso parasimpatico, morte.

Bella di Notte: provoca nausea, vomito, dolori addominali, stati confusionali e pupille dilatate.

Cicuta: pianta terribilmente velenosa, può condurre alla morte con sintomi neuromuscolari.

Colchico: il bulbo e i semi, se ingeriti, sono molto velenosi, con collasso, paralisi muscolare e respiratoria e morte. È una pianta letale anche per gli esseri umani.

Datura: può causare problemi alla vista, crisi di panico, aritmie, disorientamento, nausea, convulsioni e morte.

Digitale: se assunta in grandi quantità, provoca aritmia cardiaca.

Giusquiamo: è una pianta molto tossica che causa in modo rapido incoscienza, grave scompenso cardiaco e morte.

Lauroceraso: pianta che si trova generalmente nelle siepi, provoca blocco della respirazione cellulare, anossia citossica, convulsioni, coma e morte.

Maggiociondolo: fiori, semi e radici risultano particolarmente velenosi. Se ingeriti, possono provocare problemi allo stomaco, vomito e riduzione dell’assorbimento gastro-enterico.

Mandragora: i semi, se ingeriti, possono causare ipertensione, febbre, perdita di coscienza e insufficienza renale in brevissimo tempo.

Noce vomica: i semi sono molto velenosi e causano convulsioni violente, contrazioni tetaniche e paralisi respiratoria, che è causa di morte.

Ricino: i semi di questa pianta generano sintomi nell’arco di 18-24 ore, con gastroenterite, febbre, sete, dolori colici e danni renali di grave entità. In alcuni casi possono sopraggiungere convulsioni e morte.

COSA FARE SE IL CANE HA INGERITO UNA PIANTA VELENOSA?

In questi casi, la terapia più efficace risiede in appositi antidoti. La prima cosa da fare dunque è è portarlo subito dal veterinario, per affrontare nel miglior modo possibile la situazione ed evitare un peggioramento del quadro sintomatologico. Nell’immediato, ciò che si può fare è: togliere subito la pianta o l’erba velenosa dalla bocca del cane e sciacquargli il cavo orale. Può essere utile somministrargli il carbone vegetale: un cucchiaino da tè in poca acqua.  Si tratta di un antidoto utilie per la maggior parte delle intossicazioni e degli avvelenamenti.

Photo Credits: Facebook/Twitter

Redazione

Recent Posts

Queste razze di cani non tollerano il freddo: come aiutarli e a cosa fare attenzione

Non tutti lo sanno ma alcune razze di cani non tollerano particolarmente il freddo: ecco…

2 ore ago

Decorazioni natalizie, attento a quali metti in casa: queste diventano pericolose per cani e gatti

Se hai un cane e/o un gatto in casa attenzione a queste decorazioni natalizie, possono…

4 ore ago

Se hai un gatto anziano in casa fai attenzione a queste malattie: come prevenirle

Sei il proprietario di un gatto anziano che vive in casa? Attenzione a questi malattie…

16 ore ago

Se hai un cane husky, leggi qui: a quali sintomi e malattie devi stare attento

A quali sintomi e a quali malattie stare attenti se sei un proprietario di un…

1 giorno ago

Perché i cani sospirano? Che cosa significa e perché prestare molta attenzione

Sarà capitato a tutti di vedere, e sentire, un cane sospirare mentre si trova in…

1 giorno ago

Cosa significa il nastro giallo sul collare dei cani: attenzione a questi simboli

Il movimento del nastro giallo: mettere sul collare del cane questo colore trasmette un messaggio…

3 mesi ago