Tom è un cane che era stato adottato dopo un primo abbandono, ma i suoi nuovi padroni l’hanno riportato in canile perché russava troppo.
Tom è il nome di un tenero meticcio di cinque anni, già reduce da una storia di abbandono, rifiutato anche dalla sua nuova famiglia perché russava troppo. Di notte russa e io non riesco a dormire – ha affermato la sua nuova padrona, quando lo ha riportato nel canile dove l’aveva preso. Una motivazione sconcertante, soprattutto perché il povero meticcio si era già affezionato alla nuova famiglia, che, senza pensarci due volte, l’ha cacciato di casa. La vita di Tom non è mai stata semplice, aveva vissuto i primi anni della sua vita in compagnia di un’anziana signora che tendeva a trascurarlo. Per ben quattro anni ha vissuto legato ad una catena, per poi essere abbandonato in canile, poiché la donna non era più in grado di accudirlo.
In canile Tom ha iniziato un percorso di riabilitazione e in breve tempo è diventato più socievole e tranquillo: All’inizio era spaventato, arrabbiato e molto reattivo – hanno raccontato i volontari del Centro Soccorso Animali di Arceto – Si era fatto la fama di “morsichino”. In realtà, si è calmato nel giro di un po’ di tempo e ha cominciato a manifestare il suo buon carattere. I volontari hanno spiegato che Tom è un cane docile e affettuoso e sono rimasti di stucco quando l’hanno visto tornare indietro come un pacco postale.
Un ulteriore trauma che ha senz’altro segnato il povero Tom, già provato dal suo tracciato difficile di rifiuto ed abbandono. I volontari si stanno ora impegnando per trovargli una nuova famiglia che sia in grado di accudirlo e amarlo realmente, aiutandolo a superare il suo vissuto sofferto. Questa storia fa riflettere sulla leggerezza estrema con cui molte persone adottano un cane solo per soddisfare dei loro bisogni immediati, senza considerarlo un essere vivente e senza rendersi conto della sofferenza psichica che un’adozione errata, seguita poi da un abbandono, può provocare.
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