Nella nostra rubrica settimanale “L’esperto risponde” parliamo dell’accoppiamento dei criceti e di come gestire le varie fasi fondamentali, dal parto fino allo svezzamento.
L’accoppiamento tra i criceti in casa, come per qualsiasi altro animale, comporta una serie di accorgimenti che sono fondamentali per la nascita dei cuccioli in sicurezza. Di seguito sono elencati tutti i passaggi principali per consentire l’accoppiamento e gestire correttamente le fasi del parto.
Accoppiamento
La prima gravidanza di un criceto dev’essere concepita dal 4° mese di vita e un parto prima di quest’età potrebbe causare numerose complicanze, quali il cannibalismo verso i cuccioli e la morte della madre o dei cuccioli. L’accoppiamento deve avvenire in una gabbia neutra, che non sia in alcun modo contaminata dall’odore di uno dei due criceti, poiché sono animali estremamente territoriali. L’ambiente in cui sarà inserita la gabbia dev’essere calmo, con luminosità e temperature non eccessive. Una volta inseriti i due criceti nella gabbia, è buona norma tenerli sotto controllo, poiché potrebbero litigare o perfino uccidersi. Quando la femmina incomincia a camminare con la coda alzata, significa che è pronta per l’accoppiamento e in quel momento è preferibile mantenere una distanza dagli animali.
Gravidanza
La femmina ingravidata dal 5° giorno incomincia ad essere più nervosa e potrebbe mordere le sbarre della gabbietta o non volersi far prendere dal padrone. Dopo il 10° giorno la mamma incomincia a realizzare un nido e a mettere da parte grandi scorte di cibo. Dal 15° giorno di gravidanza inizia ad intravedersi la pancia ed è preferibile non toccare mai l’animale durante questo periodo, per evitare di causare lesioni ai cuccioli ancora in grembo. Durante la gravidanza è importante alimentare la futura mamma con frutta in quantità e dei pezzetti di formaggio, oppure con dello yogurt e degli snack specifici che si trovano in commercio.
Parto
Di solito le cricetine danno alla luce 4-6 cuccioli, ma può accedere che ne partoriscano di meno (anche solo uno) o molti di più (15-20). Non bisogna mai toccare i cuccioli, perché la madre potrebbe mangiarli non riconoscendone più l’odore. Non introdurre le mani nella gabbia se non quando è strettamente necessario, perché questo innervosirebbe la mamma. Sarà opportuno alzare la ruota, per evitare che la madre schiacci i cuccioli quando la usa, ma è importante lasciarla a disposizione per consentirle di smaltire lo stress. Non bisogna allarmarsi se la mamma inverte il ciclo del sonno, ossia se è sveglia di giorno e dorme di notte, il contrario di ciò che abitualmente fanno i criceti. Un cambiamento nei ritmi di sonno/veglia è del tutto normale nelle prime fasi dopo il parto.
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